Trump: sempre piu’ isolato, salta evento cultura “Kennedy Center”

Il sempre piu’ isolato Donald Trump saltera’ – dopo la cena dei corrispondenti accreditati alla Casa Bianca a fine aprile – un altro evento iconico cui i presidenti Usa hanno sempre partecipato dalla sua creazione nel 1978: la cerimonia della consegna della medaglie per le arti al Kennedy Center, l’evento mondano piu’ importante dell’anno negli Usa.

La Casa Bianca ha annunciato oggi che ne’ Trump ne la first Mady Melania parteciperanno all Kennedy Centers Honors malgrado sia in programma il prossimo 3 dicembre, quindi con quasi 4 mesi di anticipo. La scelta della Casa Bianca e’ collegata alle molte delle star del mondo dello spettacolo e della cultura Usa che hanno aspramente criticato il presidente per la sua posizione ‘equidistante’ sulle violenze di sabato scorso a Charlottesville in Virginia – primo episodio della ‘guerra delle statue’ – dove un neonazista ha ucciso una donna di 31 anni e ha ferito 19 persone, schiantandosi con la sua auto su un gruppo di manifestanti di sinistra. Questi ultimi erano scesi in strada per appoggiare la scelta delle autorita’ locali di rimuovere la statua del generale confederato Robert E. Lee, comandante delle truppe suddiste durante la Guerra di Secessione.

Trump ha messo sullo stesso identico piano sia i manifestanti dell’estrema destra, tra cui il killer, e quelli della sinistra, tra cui le vittime della furia omicida del neonazista. Tra i premiati piu’ celebri nelle precedenti 39 edizioni – a dicembre sara’ la prima dell’amministrazione Trump e la prima senza il presidente degli Stati Uniti – lo scrittore Tennessee Williams, il pianista Arthur Rubinstein, gli attori Cary Grant, James Stewart, Robert De Niro e Al pacino (per citarne solo alcuni), Frank Sinatra, Sir Paul McCartney, il violoncellista Mistislav Rostropovich, Bob Dylan. Anche due italiani: nel 1984 Giancarlo Menotti e nel 2000 da Luciano Pavarotti. Quest’anno saranno premiti tra gli altri la cantante Gloria Estefan e Lionel Richie. Tutta gente che nell’immaginario Trumpiano ma come abbiamo scoperto l’8 novembre scorso, anche collettivo americano, fa parte della “palude” che Trump ha promesso, ai suoi elettori che lo hanno portato alla Casa Bianca, di prosciugare.

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