La prima volta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump all’Onu è uno show. ‘Gli Stati Uniti hanno fatto molto bene dalla mia elezione’, ha detto aprendo il suo intervento. La Borsa è a livelli di record e l’occupazione è in aumento. E assicura: ‘Sono tempi di opportunità straordinari’.

Poi mostra subito i muscoli: ‘La forza militare Usa è più forte che mai’. Sottolinea che i terrorismi e gli estremismi si sono rafforzati, sono diffusi in ogni angolo del pianeta e sono sostenuti nel mondo da diversi regimi. E che gli Stati canaglia sono una minaccia per il mondo. Attacco diretto a Pyongyang: ‘Se ci attaccano non c’è altra scelta che distruggere la Corea del Nord. Rocket man è in una missione suicida per se stesso e per il suo regime’, ha detto riferendosi al leader nordcoreano, che aveva già battezzato ‘uomo razzo’ in un tweet dei giorni scorsi.

Trump ha inoltre chiesto all’Iran di liberare tutti i cittadini Usa e di smettere di sostenere il terrorismo. E ha affermato che l’accordo sul nucleare iraniano, siglato durante l’amministrazione Obama, è pessimo e una fonte di imbarazzo per gli Stati Uniti. La popolazione iraniana  è quello che i leader temono di più. Il presidente americano ha usato parole dure contro Teheran, spiegando che i leader del Paese sono in grado di esportare violenza, bagni di sangue e caos e usano le risorse del Paese non per fare progredire la popolazione, ma per finanziare Hezbollah contro i pacifici Paesi arabi e Israele.

Il numero uno della Casa Bianca ne ha anche per il Venezuela: la dittatura socialista è inaccettabile. L’America, come amico e vicino responsabile deve avere un obiettivo: il ripristino della liberà, della pace e il ritorno della democrazia.

Trump durante il discorso ha tenuto anche toni più ‘morbidi. Come presidente degli Stati Uniti,   ha detto, metterò sempre l’America al primo posto. Ma ha sottolineato che gli Usa non vogliono imporre il loro stile di vita a nessuno. Trump ha dunque indicato come gli americani abbiano pagato il prezzo più alto per difendere la libertà, anche di altri Paesi. Abbiamo combattuto non perché volevamo un’espansione territoriale, ha rimarcato, noi vogliamo amicizia e armonia e non conflitto e guerra.

Il discorso del presidente Usa è durato circa 41 minuti e si è concluso con la frase: ‘Dio vi benedica, Dio benedica le nazioni del mondo e Dio benedica gli Stati Uniti d’America’. Nel suo intervento, nessun riferimento alla questione del clima, né a Birmania e processo di pace in Medioriente.