Un uomo su sedici in Italia si ammala di tumore alla prostata. Il numero di nuovi casi è in continuo aumento, raddoppiato negli ultimi dieci anni dovuto soprattutto all’aumento dell’età media della popolazione. Ma questo tipo di tumore, rispetto a quello del fegato e del polmone, non è aggressivo. Secondo l’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), le possibilità di ammalarsi sono infatti molto scarse prima dei 40 anni ma aumentano sensibilmente dopo i 50 e circa 2 tumori su 3 vengono diagnosticati in persone con età al di sopra dei 65 anni. Anche la presenza di mutazioni di alcuni geni come Brca1 e Brca2, geni che favoriscono i tumori del seno e all’ovaio, può aumentare il rischio di sviluppare un cancro alla prostata. La probabilità di ammalarsi potrebbe essere legata ad alti livelli di ormoni come il testosterone che favorisce la crescita delle cellule della prostata. I fattori di rischio, sono legati anche allo stile di vita di una persona, come una dieta ricca di grassi, l’obesità e la mancanza di esercizio fisico.