E’ tornata la calma nella città di Kasserine, teatro anche nella giornata di ieri di scontri violenti tra manifestanti e forze dell’ordine, terminati con un bilancio di 19 agenti feriti. Le proteste di giovani disoccupati, scaturita sabato scorso a seguito della morte di un 28enne che si era visto cancellare il suo nome dalla lista degli ammessi ad un posto di lavoro presso il dipartimento regionale dell’Istruzione, si sono estese in molte altre città del paese.
Le rivendicazioni: il diritto al lavoro e a una maggior visibilità. Ieri sera negli scontri è anche deceduto un agente delle forze dell’ordine a Feriana. Il consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di misure urgenti per lo sviluppo e l’occupazione nella regione di Kasserine.
Intanto ieri il segretario generale italiano alla Difesa, Carlo Magrassi, a colloquio con il ministro della difesa tunisino Farhat Horchani, ha annunciato a Tunisi la disponibilità dell’Italia a mettere a disposizione della Tunisia i propri centri di formazione militare, “specie in materia di valutazione delle capacità operazionali delle tre forze nei settori dell’industria militare, dei servizi, del controllo delle frontiere, e della formazione” ha dichiarato Magrassi al termine dell’incontro con Farhat Horchani. Il ministro della Difesa tunisino ha fatto sapere dal canto suo dell’apertura della Tunisia ad ogni forma di cooperazione militare con l’Italia, obiettivo che permetterebbe di accrescere le sue capacità in materia di lotta al terrorismo e protezione delle frontiere. L’incontro si è svolto in presenza dell’ambasciatore d’Italia a Tunisi, Raimondo De Cardona.