Dopo due mesi e mezzo la Tunisia ha un nuovo governo. Undici settimane dopo la destituzione di quello precedente da parte del presidente Kais Saied, che ha assunto i pieni poteri il 25 luglio scorso, il paese ha un nuovo esecutivo. “Il presidente della Repubblica ha promulgato un decreto con il quale sono nominati il capo del governo e i suoi membri”, si legge nel comunicato della presidenza tunisina.
Su un totale di 24 ministri, 8 sono donne nel nuovo governo presentato oggi dalla prima premier della storia della Tunisia, Najla Boude. Il nuovo ministro della Giustizia è Najla Jaffel, mentre il ministro della Difesa è Imed Memich mentre agli Affari Esteri, Migrazione e Tunisini all’Estero, resta ad Othamen Jerandi. Una donna è stata scelta come Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Aida Hamdi e sempre donna sarà a capo del ministero delle Infrastrutture, Sarah Zaafrani, e alla guida di quello dell’Industria, Neil Nouira Ghandri.
Il nuovo governo, ha detto la premier Najla Boude, ha l’obiettivo di “ridare fiducia alle persone”. “Dobbiamo ripristinare la fiducia dei cittadini nello Stato tunisino e dei Paesi stranieri nel nostro Paese. Lottare contro la corruzione, che sta peggiorando sempre di più, per restituire ai tunisini la speranza in un futuro migliore”, ha detto.
Presentando il suo programma, la premier ha evidenziato che “competenza ed esperienza” saranno le chiavi per raggiungere questi obiettivi e migliorare l’efficacia del lavoro delle istituzioni pubbliche. “Stiamo vivendo momenti storici difficili, ma ce la faremo”, ha invece detto il presidente tunisino Saied dopo il giuramento dei ministri del nuovo governo, esprimendo apprezzamento per i passi avanti compiuti nella lotta contro la pandemia.
Najla Bouden Romdhane, professoressa di Ingegneria sismica alla Scuola Nazionale di Ingegneria di Tunisi all’Università di Tunis El Manar, è la prima donna a ricoprire la carica di Primo Ministro in un paese arabo, ed ha stretti rapporti scientifici con Trieste e in particolare con la Regione Fvg e l’ICTP (Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam), che ha visitato più volte nel corso degli anni nel contesto di progetti di ricerca legati allo studio dei fenomeni sismici.