epa07660389 The Turkish drilling vessel Yavuz (L) leaves from Dilovasi port as a Turkish cost guard and military ship accompany it, in Kocaeli, Turkey, 20 June 2019. Turkey's second drilling ship will operate off the Karpas Peninsula to the northeast of the island of Cyprus. Yavuz will be determined by geology and geophysics studies of the vessel and it will take place at a depth of approximately 1,000 meters on the seabed and some 3,000 meters of drilling will be made, Bilgin said, adding that the ship will move to its second location once the first drill is completed. EPA/ERDEM SAHIN

Turchia, continueremo le trivellazioni

La Turchia è determinata a proseguire secondo i piani le sue controverse trivellazioni in cerca di idrocarburi nel Mediterraneo orientale nonostante l’emergenza Covid-19. Lo ha dichiarato il ministro dell’Energia di Ankara, Fatih Donmez, precisando che la nave da perforazione Fatih avvierà da luglio le sue prime attività anche nel mar Nero. In un’intervista all’agenzia statale Anadolu, il ministro ha spiegato che la compagnia petrolifera di stato Turkish Petroleum ha inoltre presentato una richiesta per condurre attività di esplorazione nel Mediterraneo orientale alla luce del memorandum d’intesa siglato lo scorso 27 novembre a Istanbul tra la Turchia e il Governo di accordo nazionale libico (Gna) di Fayez al-Sarraj per la delimitazione dei confini marittimi, che però è ritenuto illegittimo dalla comunità internazionale.

  Lunedì scorso, Francia, Grecia, Cipro, Egitto ed Emirati Arabi Uniti sono tornate a denunciare in una nota congiunta la attività di Ankara come “illegali”.

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