Un tribunale di Istanbul ha condannato a oltre mille anni di carcere il controverso predicatore islamico turco Adnan Oktar, per anni conduttore di programmi televisivi molto seguiti, accusato di aver creato una setta a scopi criminali. Autore di decine di pubblicazioni anti-darwiniste con lo pseudonimo Harun Yahya, Oktar è detenuto da oltre due anni ed era imputato con 235 seguaci con vari capi d’accusa, tra cui associazione a delinquere, tentato spionaggio, truffa e abusi sessuali anche su minori.
Nella sua trasmissione, che andava in onda sulla tv privata A9, il 64enne predicava una discussa interpretazione dell’islam, non riconosciuta dalle autorità religiose locali, attorniato da ballerine con vestiti succinti, che definiva come “gattine”. Secondo i giudici, che gli hanno inflitto una condanna complessiva a 1.705 anni e 3 mesi di carcere per 10 diversi reati, molte di queste ragazze erano state circuite e ridotte in schiavitù. Nel blitz in cui fu arrestato nella sua lussuosa villa nel quartiere di Cengelkoy a Istanbul, dove registrava anche i programmi tv, vennero trovati armi e veicoli blindati. Dopo il colpo di stato militare degli anni Ottanta in Turchia, Oktar era già stato detenuto in un istituto psichiatrico.