La polizia turca ha fatto irruzione nella sede del quotidiano turco di opposizione ‘Zaman’, alcune ore dopo la sentenza di un tribunale di Istanbul che ha ordinato il commissariamento del giornale, riportano i media locali. Secondo la stampa turca la polizia, ieri sera, ha anche lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti che si trovavano fuori dall’edificio.
Dopo la notizia che un tribunale penale della città sul Bosforo aveva accolto la richiesta della procura di nominare una commissione che prenda il posto degli attuali amministratori di Zaman – quotidiano legato all’influente imam Fethullah Gulen, arcinemico del presidente Recep Tayyip Erdogan – centinaia di persone hanno protestato davanti agli uffici del giornale. Secondo quanto riferito dalla Bbc, la polizia avrebbe utilizzato anche cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti.
Su Twitter, un giornalista di ‘Zaman’, Emre Soncan, Abdullah Ayasun, ha scritto: “Un esercito di polizia antisommossa all’interno di Zaman. Mi hanno buttato fuori”.
Intanto una petizione online è stata lanciata da ‘Index on Censorship’ per chiedere al tribunale di Istanbul di rivedere la sentenza che ieri ha posto sotto commissariamento Zaman e per chiedere anche a Erdogan di mettere fine alla sua stretta sui media del paese. La petizione lanciata su change.org invita a unirsi a ‘Index on Censorship’, agli scrittori, giornalisti e artisti di tutto il mondo nel condannare il sequestro del giornale Zaman. Le autorità turche, si spiega, non hanno rispettato la libertà dei media, che “è la base di ogni società democratica”. Per questa nella petizione si chiede anche alla comunità internazionale di prendere posizione contro i ripetuti tentativi della Turchia di soffocare i media “liberi e indipendenti”.