In Italia avremo dunque il minimo di restrizioni, sempre la mascherina al chiuso e un numero contingentato di persone all’interno dei locali pubblici, ma tutto aperto e niente più coprifuoco, venuto meno lunedì 21 giugno.
Tutta Italia è in zona bianca. Da oggi, lunedì 28 giugno, tutta Italia, Valle d’Aosta compresa, sarà in zona bianca, senza coprifuoco e senza più obbligo di mascherina all’aperto. Dopo mesi di restrizioni non sembra vero. Gli esperti, tuttavia, raccomandano prudenza a causa del diffondersi della variante Delta del Coronavirus, con diversi focolai già segnalati anche in Italia.
La situazione non è quella del Regno Unito, ma la nuova variante Delta è destinata a diventare prevalente anche da noi nei prossimi mesi. Una situazione che preoccupa soprattutto in vista della riapertura delle scuole, tenendo conto che il vaccino è disponibile solo dai 12 anni di età.
Sulla variante Delta avremo i risultati dell’ISS nei prossimi giorni, per fornire una fotografia con dati reali. Ma se una variante è più veloce tende a diventare dominante, lo abbiamo già visto con la variante Alpha (inglese), ha spiegato il ministro Speranza a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. La mascherina – ha aggiunto – è e resta uno strumento essenziale per tenere sotto controllo il virus. L’ordinanza che abbiamo fatto lo dice, deve essere sempre portata con sé ed è obbligatorio indossarla se c’è margine di rischio anche all’aperto, e sempre al chiuso.
Il ministro ha ribadito i casi in cui la mascherina va indossata anche all’aperto: eventi affollati, assembramenti, code, fiere e mercati. Anche se non ci sarà più l’obbligo di indossarla, dovremo sempre portarla con noi. Mentre ai soggetti fragili e immunodepressi è consigliato di indossarla sempre.
Il Comitato tecnico scientifico ha disposto le regole anti-contagio da adottare da parte delle discoteche, uno degli ultimi settori a riaprire perché ancora senza protocollo di sicurezza sul Covid-19. Sul giorno del ritorno alle attività il Cts non si è però espresso, lasciando al governo l’incombenza.
Gli esperti hanno stabilito che si potrà tornare a ballare, ma al 50% della capienza dei locali, soltanto all’aperto e in possesso del Green pass.
Nella nota diffusa con le decisioni in merito, il Cts ha premesso che nonostante il miglioramento generale del quadro epidemiologico, sulle riaperture estive incombe l’aumento in tutta Europa della diffusione della variante Delta del coronavirus, che avrebbe una capacità di trasmissione ‘significativamente più alta rispetto alla variante Alfa e richiede, per ottenere un’efficace protezione, il completamento dell’intero ciclo vaccinale’.
Gli utenti di queste tipologie di attività – è stato il ragionamento degli esperti – in larga parte appartengono alle fasce di età più giovani che allo stato attuale sono tra quelle con le coperture vaccinali più basse in particolare se ci si riferisce al ciclo vaccinale completo e rappresentano anche i soggetti intrinsecamente più suscettibili a diffondere la variante Delta caratterizzata da maggior capacità infettante rispetto alle varianti attualmente in circolazione.
In questo contesto, pertanto – prosegue il Cts nella nota – l’apertura delle discoteche, può essere considerata laddove i protocolli prevedano che: le attività siano limitate ai contesti che possano garantire lo svolgimento esclusivamente all’aperto; l’ingresso sia limitato ai possessori di un certificato verde valido che non può essere sostituito da autocertificazione; l’affollamento non possa superare il 50% della capienza massima ivi incluso il personale di servizio e dipendente. Chiunque abbia una temperatura superiore a 37,5 o sintomatologia compatibile con Covid-19 eviti di accedere e sia garantita la tracciabilità degli utenti presenti”.
A queste condizioni, sarà poi il ministro della Salute Roberto Speranza a dover stabilire la data delle riaperture delle piste da ballo, prevista molto probabilmente per il 3 luglio o nel fine settimana successivo.
Intanto dalla Silb-Fipe, il sindacato italiano dei locali da ballo, la più importante associazione italiana di categoria, aderente a Confcommercio, che raduna il 90% delle imprese del comparto, è arrivata la soddisfazione per la decisione tanto attesa.
“Accogliamo con soddisfazione la decisione del Comitato Tecnico Scientifico di dare il via libera alla riapertura delle discoteche in zona bianca – ha affermato il presidente di Silb-Fipe, Maurizio Pasca – si tratta di un primo passo importante che va certamente nella direzione auspicata. Ora restiamo in attesa di avere indicazioni precise da parte del Governo sulla data in cui potremo riaprire le porte dei nostri locali e sulle limitazioni da rispettare in merito agli ingressi e al tracciamento, auspicando che siano sostenibili.
I locali dovranno conservare nominativi e recapiti dei clienti per 14 giorni, per consentire il tracciamento in caso di necessità.
De Luca illustra le motivazioni dell’ordinanza regionale firmata: ‘È necessario prima spiegare il livello di ipocrisia e di opportunismo del ministero della Salute e del Cts, i quali continuano a dire cose finte. Dicono che dal 28 giugno non è più obbligatorio tenere la mascherina all’aperto: è una comunicazione falsa. Scrivono che ‘bisogna tenere la mascherina all’aperto nelle situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti’ – prosegue – Che significa questo? Quando si va al lungomare è per caso garantito che si eviti l’assembramento? È evidente che c’è. Quando si va nelle strade principali e nella movida gli assembramenti ci sono. Quindi, è obbligatorio tenere la mascherina. Ma non hanno il coraggio di dirlo. Sono degli irresponsabili. In Campania resta obbligatorio l’uso della mascherina dovunque ci siano assembramenti, cioè nel 95% delle realtà urbane’.
E aggiunge: ‘Siamo in un contesto sanitario in cui praticamente sarà impossibile fare nuove vaccinazioni, perché tutte le Regioni da luglio riceveranno meno dosi di vaccini. La mascherina resta obbligatoria se davvero vogliamo davvero aprire le attività economiche e non per finta, perché altrimenti le aperture sono una finzione, cioè dureranno fino al 20 agosto. E dopo il 20 agosto sarà l’inferno. Il pericolo non è alle nostre spalle, ma è davanti alla nostra vita’.