Il presidente americano Donald Trump riconoscerà Gerusalemme come capitale israeliana. Lo hanno affermato funzionari dell’amministrazione Usa, aggiungendo che l’iter per il trasferimento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme non avverrà nell’immediato. Trump farà la sua dichiarazione nel corso di un discorso previsto per oggi alla National Defense University.
Lo status di Gerusalemme, un sito sacro per israeliani e palestinesi, è estremamente controverso. Israele ha sempre considerato Gerusalemme come la sua capitale, mentre i palestinesi rivendicano Gerusalemme Est come capitale di un futuro stato palestinese. Nel riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele, gli Stati Uniti diventano il primo paese a farlo fin dalla fondazione dello Stato nel 1948.
Il re di Giordania Abdullah ha evidenziato che questa decisione potrebbe avere pericolose ripercussioni per la pace e la stabilità nella regione. Re Abdullah ha intanto assicurato Abbas del suo pieno sostegno per preservare gli storici diritti dei nostri fratelli palestinesi a Gerusalemme.
Significativo l’appello di Papa Franceso: ‘Il mio pensiero va a Gerusalemme. Al riguardo, non posso tacere la mia profonda preoccupazione per la situazione che si è creata negli ultimi giorni e, nello stesso tempo, rivolgere un accorato appello affinché sia impegno di tutti rispettare lo status quo della città, in conformità con le pertinenti Risoluzioni delle Nazioni Unite. Gerusalemme è una città unica, sacra per gli ebrei, i cristiani e i musulmani, che in essa venerano i luoghi santi delle rispettive religioni, ed ha una vocazione speciale alla pace. Prego il Signore che tale identità sia preservata e rafforzata a beneficio della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero e che prevalgano saggezza e prudenza, per evitare di aggiungere nuovi elementi di tensione in un panorama mondiale già convulso e segnato da tanti e crudeli conflitti’.
Preoccupazione anche sui mercati. Perde quasi il due per cento l’indice principale di Tokyo sulla scia della decisione di Trump. L’indice Nikkei 225 perde l’1.97%, o 445,34 punti a 22.177,04, la peggior caduta dell’anno. Un po’ meno drastico il calo del Topix: -1.43 per cento, o 25,55 points, a 1.765,42.Avvio di seduta negativo per le borse europee, in scia alle chiusure in rosso di Wall Street e Tokyo e ai ribassi registrati nel settore high tech. Il Dow Jones Industrial ha archiviato le contrattazioni in flessione dello 0,45%. L’impatto della scelta americana è minore sui mercati con valuta euro.