Travis Kalanick si è dimesso come amministratore delegato di Uber, lo ha confermato la società. Le sue dimissioni seguono una serie di scandali presso l’azienda internazionale di gestione di trasporti, tra cui accuse di molestie sessuali e sessismo. Uber è valutata 68 miliardi di dollari, una cifra che la rende l’azienda non quotata più ricca della Silicon Valley. Kalanick, che ha fondato Uber, aveva già deciso di prendere un’aspettativa indefinita a seguito di un rapporto critico sulla gestione disfunzionale della società.
Secondo un articolo del New York Times, che cita cita due fonti anonime, le dimissioni di Kalanick sono giunte martedì dopo che cinque dei maggiori investitori di Uber gli avevano chiesto in una lettera di abbandonare immediatamente. Dopo aver consultato almeno un altro membro del consiglio e aver parlato agli investitori, Kalanick ha accettato, anche se rimarrà sul consiglio di amministrazione della società. “Amo Uberpiù di ogni altra cosa nel mondo e in questo momento difficile della mia vita personale ho accettato la richiesta degli investitori di mettermi da parte in modo che Uber possa tornare a costruire piuttosto che essere distratta da un’altra lotta”, ha detto Kalanick in una dichiarazione riportata dallo stesso New York Times.