Uccisa Hevrin Khalaf, colpita dai fiancheggiatori di Erdogan

Trucidata sulla strada per Qhamishli l’attivista per i diritti delle donne, leader del Partito del futuro siriano, è stata freddata dai miliziani arabo-siriani che marciano con i soldati di Erdogan,nell’offensiva contro i curdi.
Un simbolo di progresso per una nazione come la Siria, per la cultura islamica e per la lotta per i diritti umani, se ne va, sacrificata sull’altare della realpolitik, vittima collaterale ma non casuale dell’inizio di questo conflitto; Erdogan ha scelto con chi schierarsi, con gli stessi nemici dell’Onu, della Nato e di tutte le principali organizzazioni mondiali; in attesa di una risposta, l’umanità intera deve fermarsi e ricordare un simbolo di speranza, facendo in modo che non passi in sordina, come un numero qualsiasi di questo nuovo conflitto. Evitiamo di pubblicare le immagini del corpo straziato per ricordarla com’era e per ciò che ha rappresentato e per sempre rappresenterà.

Luigi Viscardi

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