Uccisa Jo Cox, deputata laburista anti-Brexit

La deputata britannica laburista, Jo Cox, è stata uccisa con coltello e con colpi di arma da fuoco da un 52enne. Secondo quanto riporta il quotidiano inglese ‘The Independent’ l’aggressore l’avrebbe colpita urlando ‘Britain First’. Un dettaglio che però la polizia non ha voluto né confermare, né smentire. Le forze dell’ordine si sono dette per il momento caute sul possibile movente. Cox era schierata apertamente contro la Brexit, in vista del referendum britannico sull’Ue del 23 giugno e a favore dell’immigrazione. La Cox, 41 anni e madre di due figli, in passato si era occupata del conflitto siriano ed era anche stata dirigente in Oxfam, la famosa associazione umanitaria. L’aggressione è avvenuta a Birstall, vicino a Leeds, nei pressi del comitato elettorale dove si sarebbe dovuto svolgere un consueto incontro con gli elettori. È comunque presto per dire con certezza che dietro al delitto della parlamentare laburista vi sia  la mente malata di un estremista di destra e vanno  confermate,  e verificate al meglio,  le testimonianze di chi avrebbe sentito Tommy Mair, l’arrestato, urlare ‘Britain First’, ovvero la sigla di un’organizzazione violenta che finge di agitare la bandiera del patriottismo ma che in nome di questo predica l’odio. Il fatto vero è che la campagna referendaria sul ‘sì’ o sul ‘no’ all’Europa, immediatamente sospesa con l’accordo fra i due schieramenti, nelle ultime settimane si è inasprita oltre i livelli di guardia. L’immigrazione è un tema reale che non può essere taciuto e dimenticato. Il fronte europeista lo ha sottovalutato lasciando che ad agitarlo fossero i più accaniti sostenitori della Brexit. E fra questi, in prima fila, Nigel Farage, capo dello Ukip, che ancora ieri si è presentato con un manifesto di pessimo gusto: ‘Breaking Point’, limite di sopportazione o di rottura, con la foto delle migliaia di esuli siriani ammassati ai confini. Non c’è un nesso certo fra l’agguato alla parlamentare Jo Cox e gli slogan facili e  superficiali che stanno animando l’ultima settimana di campagna referendaria. Ma sicuramente i toni e la rabbia sono il quadro entro il quale si è sviluppato maggiormente il dibattito sulla Brexit. Jo Cox da anni si batteva per i diritti umani e che da anni riconosceva la centralità del tema immigrazione, essendo stata volontaria nelle regioni più critiche e conoscendolo meglio di chiunque altro. La sua morte   è una tragedia per la Gran Bretagna, ha commentato il premier David Cameron in una nota diffusa da Dowing Street: ‘Era una parlamentare impegnata e premurosa, i miei pensieri vanno a suo marito Brendan e ai suoi due figli piccoli’. Il leader del Labour britannico, Jeremy Corbyn su twitter scrive: ‘Tutto il partito del Labour e tutta la famiglia laburista sono sotto shock per il terribile omicidio di Jo Cox’.

Cocis

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