Cecil aveva 13 anni, era il leone simbolo del Parco nazionale Hwange in Zimbabwe. Il suo corpo è stato trovato decapitato e scuoiato a inizio luglio dopo essere stato attirato fuori dall’area protetta in cui viveva con un’esca per essere ferito con una freccia e braccato per 40 ore prima di essere ucciso. Il suo killer è stato identificato: Walter Palmer, un dentista americano del Minnesota con la passione per la caccia. A identificarlo sono state sia la ‘Zimbabwe Conservation Task Force’ che la ‘Safari Operators Association of Zimbabwe’, spiegando che l’uomo avrebbe pagato 50mila dollari a due bracconieri che gli hanno organizzato la battuta di caccia. Il Parco nazionale ha fatto sapere di avere già arrestato due persone che si pensa siano coinvolte nella morte di Cecil: si tratta di un cacciatore professionista, Theo Bronkhorst, e di un proprietario agricolo, Honest Ndlovu, che devono rispondere di bracconaggio e, in caso di condanna, rischiano fino a 15 anni di carcere. Il dentista, secondo quanto riporta la ‘Bbc’, si pente e chiede scusa per aver ucciso l’animale. E in una serie di dichiarazioni riportate dai media statunitensi, il 55enne spiega che ignorava totalmente che il leone fosse conosciuto e avesse sul corpo un segnalatore e che fosse oggetto di studi, prima della fine della caccia. Palmer dice di essere profondamente rammaricato per un’attività che amo e svolgo in maniera responsabile e legale. E ancora: “Ho fatto affidamento sulla competenza delle mie guide professionali locali per assicurarmi una caccia legale”. Ma intanto, sul web, moltissime celebrities hanno iniziato una spontanea campagna per chiedere giustizia per Cecil, attraverso l’hashtag #JusticeForCecilTheLion. Dal cantante latino-americano Ricky Martin all’attrice di ‘Natural Born Killers’ e ‘Buon compleanno Mr. Grape’Juliette Lewis, assieme a Diane Keaton, Olivia Wilde e alla moglie del rocker Ozzy, Sharon Osbourne, vip da tutto il mondo stanno manifestando in queste ore il loro dolore e la rabbia per la crudele morte del leone.