“L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia avrà un impatto rilevante sull’attività economica e sull’inflazione, attraverso il rincaro dell’energia e delle materie prime, le turbative del commercio internazionale e il peggioramento del clima di fiducia. L’entità di tali effetti dipenderà dall’evoluzione del conflitto, dall’impatto delle sanzioni attuali e da eventuali ulteriori misure”. Lo riporta la Bce nel suo bollettino economico. “L’impatto della guerra – viene precisato – va valutato alla luce delle solide condizioni di fondo dell’economia dell’area dell’euro, che beneficia dell’ingente sostegno delle politiche economiche. La ripresa dell’economia è agevolata dal graduale dissolversi dell’impatto della variante Omicron del coronavirus (Covid-19). Le strozzature dal lato dell’offerta hanno mostrato segnali di attenuazione, mentre il mercato del lavoro è migliorato ulteriormente. Nello scenario di base delle proiezioni macroeconomiche formulate a marzo 2022 dagli esperti della Bce, che incorporano una prima valutazione delle implicazioni della guerra in Ucraina, la crescita del Pil è stata rivista al ribasso per il breve termine a causa del conflitto”.
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