Il presidente Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno cercato ieri di fare fronte comune contro la Russia e la possibilità di una sua invasione dell’Ucraina ma, secondo quanto sottolinea la Cnn, un “punto critico” sembra rimanere tra le due parti, nonostante le loro promesse di unità: il futuro del gasdotto Nord Stream 2. Alla Casa Bianca e in un’intervista alla Cnn, Scholz ha evidenziiato un netto divario tra la posizione della Germania e quella della sua controparte americana sul gasdotto. Durante la conferenza stampa seguita al loro incontro nello Studio Ovale, Biden ha spiegato che il progetto non sarà portato avanti nel caso in cui la Russia dovesse invadere l’Ucraina. È la posizione che il presidente e i funzionari statunitensi hanno assunto da settimane e questo è stato anche un punto chiave di discussione con il nuovo governo di Scholz, secondo alti funzionari dell’amministrazione americana. Ma lo stesso Scholz, durante la conferenza stampa, si è rifiutato di nominare il progetto durante la conferenza stampa e, più in gennerale, non si è mai impegnato esplicitamente a porre fine all’oleodotto in caso di attacco russo a Kiev. Un’ambiguità che, secondo fonti ucraine, sarebbe anche alla base dell’annullamento dell’incontro fra il presidente Volodymyr Zelensky e la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, in visita a Kiev.
Anche durante l’intervista alla Cnn, Scholz non ha chiarito le sue intenzioni sul progetto Nord Stream 2, limitandosi a confermare genericamente che il suo Paese resterà allineato con gli Stati Uniti. “Tutti i passi che faremo li faremo insieme”, ha detto Scholz. “Come ha detto il presidente, ci stiamo preparando per questo. Potete capire e potete essere assolutamente sicuri che la Germania sarà insieme a tutti i suoi alleati e in particolare agli Stati Uniti, che faremo gli stessi passi. Non ci saranno differenze in questa situazione”, ha commentato. Quindi, si è ripetuto con parole analoghe, parlando al fianco di Biden alla Casa Bianca. “Dico ai nostri amici americani che saremo uniti. Agiremo insieme e faremo tutti i passi necessari e tutti i passi necessari saranno fatti da tutti noi insieme”, ha spiegato, senza entrare nel merito del gasdotto neppure quando è stato incalzato da un giornalista presente. A chi gli ha chiesto infatti se questa unità di azione significasse anche “staccare la spina” al Nord Stream 2, con grande esitazione, Scholz ha nuovamente risposto in modo generico: “Come ho detto, agiamo insieme. Siamo assolutamente uniti e non faremo passi diversi. Faremo gli stessi passi e saranno molto, molto difficili per la Russia e dovrebbero capire”.