Dopo aver dotato l’Ucraina della connessione internet satellitare, il fondatore della Tesla ha deciso di sostenere i dipendenti al fronte
Tesla, il colosso delle auto elettriche di Elon Musk, ha dichiarato che stipendierà i dipendenti ucraini a cui è stato richiesto di tornare in patria per combattere contro la Russia. Il presidente Volodymyr Zelensky aveva infatti richiamato nel Paese tutti i riservisti che si trovano all’estero già da febbraio, da prima dell’inizio della guerra.
Lunedì 7 marzo Tesla ha inviato una email ai propri dipendenti in Europa, Medio Oriente e Africa, spiegando di “voler fare la cosa giusta”, monitorando in che modo la situazione in Ucraina si sta evolvendo e rendendo note le misure che l’azienda ha preso per aiutare il Paese nel conflitto scatenato dalla Russia di Vladimir Putin.
Tesla ha deciso di aprire delle stazioni di ricarica veloce gratuita Supercharging ai confini con Polonia, Ungheria e Slovacchia per supportare chi possiede un’auto elettrica e ha difficoltà a lasciare il Paese o spostarsi. Tesla non opera direttamente in Ucraina, nonostante nello Stato ci siano almeno 5 mila veicoli del marchio.
Nella missiva ai lavoratori, il colosso delle auto elettrica ha ringraziato i volontari di Giga Berlin e le squadre tedesche per essersi attivate in tempi record per testare, configurare, impaccare e inviare diverse centinaia di unità Starlink da inviare al Ministero della Trasformazione digitale di Kiev.
L’operazione è stata portata avanti in soli tre giorni, e sta già permettendo alle popolazioni colpite dai bombardamenti di accedere a internet attraverso il sistema di satelliti di proprietà di SpaceX, l’impresa aerospaziale di Elon Musk. Per alimentare i modem, Tesla ha anche inviato centinaia di Powerwall, dei generatori che si ricaricano a energia solare e la conservano.
Tesla assicura lo stipendio pagato per tre mesi a chi torna in Ucraina a combattere.
Per tutti i dipendenti di Tesla con cittadinanza ucraina che hanno fatto richiesta di tornare a casa per prestare servizio nell’esercito, ha spiegato l’azienda, continueranno a percepire il loro stipendio per almeno tre mesi.
La misura potrebbe essere prorogata qualora il conflitto dovesse continuare, anche se la speranza del colosso dell’automotive è quella che la guerra finisca al più presto. Tesla ha anche rinforzato il suo programma di assistenza agli impiegati di Europa, Medio Oriente e Africa, offrendo counseling gratuito e risorse di supporto a tutti i lavoratori turbati o colpiti direttamente dalla guerra in Ucraina.
In chiusura della email, l’azienda di Elon Musk ha ricordato a tutti i dipendenti che è possibile fare una donazione verso un’organizzazione a scelta, con un breve elenco di enti quali l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’Unicef, la Croce Rossa, il World Food Programme, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.