Gli attacchi dei soldati russi nella regione di Lugansk, nell’Est dell’Ucraina, sono concentrati su nove fronti, anche se l’obiettivo principale resta la città strategica di Severodonetsk, dove resistono diverse centinaia di civili e soldati ucraini nell’impianto chimico di Azot, in un contesto che ricorda quanto avvenuto fino ad un mese fa a nelle acciaierie Azovstal a Mariupol, la città meridionale ucraina poi conquistata dai russi. Ci sono circa 540-560 civili nei rifugi antiaerei dell’Azot, che è costantemente sotto il fuoco russo. Lo ha riferito Valeri Zaluzhni, comandante in capo delle forze armate ucraine. “I feroci combattimenti per la regione di Lugansk continuano. Il nemico ha concentrato le sue forze principali nella parte settentrionale dell’oblast e sta cercando di attaccare su nove fronti contemporaneamente”, ha affermato Zaluzhni.
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