Recentemente in Ucraina si sono verificati degli sconvolgimenti drammatici politico-sociali che hanno trovato un’eco particolare in Italia, soprattutto nella Regione del Veneto considerata la presenza nel territorio regionale di una numerosa comunità ucraina. A seguito degli scontri di Piazza dell’indipendenza “Maidan” di Kiev che ha visto il coinvolgimento della popolazione civile ucraina con oltre cento persone decedute e più di seicento ferite, in gran parte gravemente, il Console Generale dell’Ucraina a Milano, con nota del 12 marzo 2014, prot. n. 61227/24-500-328, ha chiesto alla Regione del Veneto la disponibilità a promuovere un intervento umanitario urgente di carattere sanitario, mediante l’accoglimento in Veneto di alcuni feriti che necessitano di ricovero ospedaliero per cure mediche urgenti, vista l’impossibilità degli Ospedali ucraini di prestare adeguata assistenza sanitaria a tutti i cittadini feriti. A seguito della richiesta di intervento umanitario in esame, il Presidente della Regione del Veneto, con nota del 13 marzo 2014, prot. n. 111960, ha comunicato la disponibilità ad accogliere presso le Strutture Sanitarie Regionali alcune delle persone rimaste ferite durante gli scontri in Piazza dell’indipendenza “Maidan” di Kiev, previa indicazione del numero preciso dei feriti da ricoverare e delle loro condizioni cliniche in modo da individuare le Strutture Sanitarie Regionali presso le quali erogare le cure più appropriate. A seguito della richiesta di intervento umanitario in esame, il Presidente della Regione del Veneto, con nota del 13 marzo 2014, prot. n. 111960, ha comunicato la disponibilità ad accogliere presso le Strutture Sanitarie Regionali alcune delle persone rimaste ferite durante gli scontri in Piazza dell’indipendenza “Maidan” di Kiev, previa indicazione del numero preciso dei feriti da ricoverare e delle loro condizioni cliniche in modo da individuare le Strutture Sanitarie Regionali presso le quali erogare le cure più appropriate. Arriveranno nei prossimi giorni per essere curati negli ospedali veneti 13 cittadini ucraini rimasti gravemente feriti begli scontri di Piazza Maidan a Kiev. Lo ha annunciato oggi il Presidente della Regione del Veneto, riferendo che è stata accolta la richiesta rivolta al Veneto dal Console Generale dell’Ucraina a Milano, ricevuto a Palazzo Balbi il 21 marzo scorso, perché mettesse a disposizione le sue strutture sanitarie per curare pazienti con ferite gravi e con necessità di assistenza ospedaliera urgente, vista l’impossibilità degli ospedali ucraini a prestare adeguato aiuto a tutti i feriti degli scontri. Quando nel mondo viene chiesto aiuto alla sua sanità, ha detto il Governatore, il Veneto è sempre pronto a rispondere “presente” e lo è anche in questo caso oltre che nei molti altri di carattere umanitario che vengono trattati lontano dalle luci dei riflettori. Ieri in Giunta, riferisce, abbiamo approvato la necessaria delibera e, una volta individuate dalle autorità ucraine le persone da curare, queste verranno fatte arrivare in Veneto con un volo umanitario attivato da Kiev e distribuite negli ospedali della regione più adatti a risolvere le loro patologie. Saranno i tecnici della sanità regionale, una volta conosciute le tipologie di trauma su cui intervenire, a decidere in quali strutture ricoverare i feriti.