Oleksii Pukach un ex ufficiale di polizia, è stato condannato all’ergastolo da un tribunale di Kiev per aver decapitato nel 2000 il reporter Gheorghi Gongadze. L’ufficiale, ha confessato di aver strangolato il giornalista il cui cadavere decapitato venne ritrovato poco dopo in un bosco e ha detto di aver ricevuto l’ordine di commettere ciò direttamente dal titolare del dicastero, all’epoca Iuri Kravcenko. La versione data dall’ex alto ufficiale di polizia non potrà però mai essere confermata dall’allora ministro dell’Interno: Kravchenko è, ufficialmente suicida nel 2005, poco prima di essere chiamato a testimoniare in tribunale. Il misterioso omicidio di Gongadze ha creato grossi problemi anche all’ex presidente ucraino, Leonid Kuchma, che è accusato di essere il vero mandante dell’assassinio. Lo scorso giugno, la corte di Cassazione ha però confermato l’archiviazione delle accuse contro Kuchma accogliendo la richiesta della difesa secondo cui l’imputazione dell’ex presidente sarebbe stata “priva di fondamento giuridico” perchè basata su delle registrazioni di conversazioni private fatte “illegalmente” da un ufficiale della guardia del corpo di Kuchma, Mikola Melnicenko. Gongadze denunciava la corruzione in Ucraina sul giornale online ‘Ukrainska Pravda’, da lui fondato.
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