Udienza Scazzi, Cosima: “Sono innocente”

Ha preso il via oggi al  tribunale di Taranto l’udienza preliminare per l’omicidio di Sarah Scazzi. Si tratta della sesta udienza. In aula prenderanno la parola il procuratore aggiunto Pietro Argentino e  Cosima Serrano, che renderà delle dichiarazioni spontanee. Poi sarà la volta di uno dei difensori di Cosima, l’avv.Franco De Jaco, dei legali di parte civile e dell’avv. Armando Amendolito, difensore di Michele Misseri. “Penso che la mia assistita ripercorrerà i momenti che le sono contestati”, ha detto De Jaco prima di entrare in Tribunale. “Avrò qualche contestazione da fare sui capi d’accusa”, ha sottolineato invece Amendolito. A Michele Misseri, che da mesi è tornato ad autoaccusarsi del delitto, la Procura contesta i reati di soppressione di cadavere, danneggiamento seguito da incendio e furto. Dell’ omicidio di Sarah sono accusate Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano. Oggi in aula ci sono Michele, Cosima e Sabrina Misseri; non c’é la mamma di Sarah, Concetta Serrano.

Cosima Serrano: “Sono innocente”: Ha ribadito la sua innocenza Cosima Serrano,  accusata insieme alla figlia Sabrina Misseri dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi. Ha parlato per circa mezz’ora dinanzi al gup del tribunale di Taranto Pompeo Carriere. A riferirlo, uno dei suoi difensori, l’avv. Franco De Jaco, uscendo dall’aula nella quale si tiene l’udienza preliminare. La donna inizialmente ha fatto riferimento all’intercettazione di un colloquio in carcere tra lei e il marito, all’epoca detenuto, nella quale aveva detto, riferendosi alla vicenda di Sarah, che sarebbe stato meglio quel giorno che sulla loro casa fosse caduto un fulmine. L’espressione, ha spiegato Cosima, era legata al fatto che in quel periodo sia la figlia sia il marito erano finiti in carcere.

Rendendo dichiarazioni spontanee al gup dinanzi al quale si celebra l’udienza preliminare, Cosima Serrano ha ricostruito anche la giornata del 26 agosto 2010, giorno in cui Sarah Scazzi venne uccisa. La donna ha detto in particolare di essere rientrata dal lavoro tra le 13,30 e le 13,40 e che ci sarebbero testimonianze al riguardo. Ha quindi mangiato qualcosa, si è ‘rinfrescata’ ed é andata a letto, dove era la figlia Sabrina. Dopo un po’ di tempo ha sentito la figlia che si alzava e poi sbattere la porta quando Sabrina è uscita. Quindi, ha udito la figlia chiedere al padre se avesse visto Sarah. Cosima si sarebbe svegliata, secondo quanto da lei dichiarato, quando Sabrina l’ha chiamata al telefono per dirle che Sarah non si trovava. La donna avrebbe consigliato alla figlia di recarsi dai carabinieri.

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