L’immigrazione sara’ il tema al centro dell’incontro dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea che comincia oggi a Bruxelles. Al Consiglio europeo odierno, “il primo del mio governo, l’Italia si presentera’ con la forza e la consapevolezza di un governo che in Europa parla con una voce sola, ferma e risoluta”, ha assicurato ieri il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, nella lettera di oggi ai Ventotto ha annunciato che proporra’ al Consiglio europeo di approvare la creazione di “piattaforme regionali di sbarco fuori dall’Ue, se possibile insieme all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e all’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom), al fine di modificare il funzionamento delle operazioni di ricerca e salvataggio”.
“Il nostro obiettivo – scrive Tusk – dovrebbe essere quello di rompere il modello di business dei contrabbandieri, perche’ questo e’ il modo piu’ efficace per fermare i flussi e porre fine alla tragica perdita di vite in mare”. Nel corso del vertice, Tusk proporra’ inoltre di creare, nel prossimo bilancio pluriennale dell’Ue, uno strumento finanziario dedicata alla lotta all’immigrazione clandestina. Tusk vuole infine “rafforzare la nostra cooperazione con i paesi di origine e di transito, e in particolare il nostro sostegno alla guardia costiera libica, di modo che abbiano tutte le risorse necessarie per controllare pienamente le acque territoriali libiche”.
Si fa largo, a livello europeo, la necessita’ di controllare le frontiere esterne. “Una precondizione per una vera politica migratoria dell’Unione europea – scrive infatti Tusk – e’ che gli europei decidano in modo efficace chi entra sul suolo dell’Ue. Il mancato raggiungimento di questo obiettivo sarebbe di fatto una manifestazione della nostra debolezza e, soprattutto, potrebbe creare l’impressione che l’Europa non abbia una frontiera esterna”. Sul tavolo del Consiglio europeo, secondo quanto riferisce Tusk nella sua lettera ai Ventotto, ci sara’ anche la riforma dell’Unione economica e monetaria (Emu). “Come concordato in dicembre – scrive Tusk – la mia intenzione e’ di prendere le prime decisioni sul completamento dell’Unione bancaria e rafforzare il meccanismo europeo di stabilita’. Sono convinto che questi siano passi importanti che non solo rafforzeranno la moneta comune, ma anche e soprattutto la nostra Unione”.
“Considerato il contesto politico globale – scrive Tusk – sarebbe molto incoraggiante vedere i governi dell’eurozona approfondire la loro cooperazione economica. Quindi accolgo positivamente il fatto che la dichiarazione franco-tedesca di Meseberg fornisca un ulteriore impulso alla riforma, insieme ad altri importanti contributi. Non dobbiamo sprecare questa opportunita’”, aggiunge Tusk. La cena di questa sera sara’ anche un’occasione per fare il punto sulle sanzioni alla Russia legate alla situazione in Ucraina, ossia al mancato rispetto degli accordi di Minsk. In ogni caso la decisione non e’ prevista oggi, ma in un secondo momento, in sede di Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Ue (Coreper).
Tra i temi sul tavolo anche la difesa europea, con i leader dei Ventotto che dovrebbero invitare a finalizzare gli impegni presi nel quadro della Cooperazione strutturata permanente (Pesco) e a sviluppare ulteriormente i lavori in quest’area, con lo scopo di raggiungere un accordo su nuovi progetti il prossimo novembre. I capi di Stato e di governo dovrebbero anche invitare ad attuare il Programma di sviluppo dell’industria europea della difesa (European defence industrial development programme-Edidp). Prevista anche una sessione sulla cooperazione Ue-Nato, cui prendera’ parte il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg.
Le conclusioni del vertice dovrebbero contenere anche un paragrafo specifico sull’accordo tra Atene e Skopje sulla questione del nome. Per l’occasione, e’ stato invitato a Bruxelles il primo ministro dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom), Zoran Zaev, che sara’ ricevuto dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Infine, da quanto emerge dall’ultima bozza dell’Eurosummit, che si terra’ il 29 giugno mattina, i capi di Stato e di governo dell’eurozona dovrebbero accogliere positivamente l’esborso finale del Meccanismo di stabilita’ (Esm) alla Grecia e le misure per l’allegerimento del debito a medio termine, le quali completeranno con successo l’assistenza finanziaria alla Grecia.