Ancora nessun accordo all’incontro in corso a Helsinki da ieri, 17 luglio, tra i ministri dell’Interno degli Stati membri dell’Ue per trovare una soluzione alla questione della redistribuzione dei migranti soccorsi nel Mediterraneo. Secondo diverse fonti di stampa dei paesi membri, e’ risultato “insufficiente” il numero degli Stati membri dell’Ue che hanno accettato di partecipare alla proposta avanzata da Germania e Francia.
Soltanto Lussemburgo, Portogallo e Finlandia si sono detti favorevoli al piano franco-tedesco: una “coalizione dei volenterosi”, formata da sei a 11 Stati membri dell’Ue, per la redistribuzione dei migranti “almeno fino a ottobre” prossimo. Berlino e Parigi intendono quindi mettere in atto “un meccanismo transitorio di solidarieta’ piu’ efficace” che garantisca “sbarchi piu’ rapidi e dignitosi nei porti sicuri piu’ vicini” ai migranti soccorsi nel Mediterraneo dalle navi delle organizzazioni non governative. Per “Die Welt”, l’obiettivo e’ impedire che Italia e Malta chiudano i propri porti alle unita’ delle ong con a bordo i profughi.