Il presidente Sergio Mattarella, insieme altri 20 capi dello Stato di Paesi dell’Ue, ha sottoscritto una lettera ai cittadini europei in occasione della Giornata dell’Europa del 9 maggio. “In occasione della Giornata dell’Europa vorremmo estendere i nostri piu’ sentiti auguri a tutti i cittadini europei. Questa Giornata dell’Europa e’ speciale. Per il secondo anno di fila, e’ celebrata in circostanze complesse a causa della pandemia di Covid-19. Siamo vicini a tutti coloro che ne hanno sofferto”, dichiarano i 21 capi dello Stato nella lettera in cui figurano, oltre a Mattarella, i presidenti di Francia, Germania, Slovenia, Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania e Slovacchia. “La Giornata dell’Europa di quest’anno e’ speciale anche perche’ segna l’avvio della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Facciamo appello a tutti i cittadini dell’Ue affinche’ colgano questa occasione unica per plasmare il nostro comune futuro”, proseguono i capi dello Stato. “Questo dialogo sul futuro dell’Europa – affermano – si svolge in circostanze molto differenti da quelle degli anni passati. Potrebbe sembrare che nella situazione attuale non ci sia tempo sufficiente per una discussione approfondita sul futuro dell’Europa. Al contrario, la pandemia di Covid-19 ci ha ricordato cio’ che e’ veramente importante nelle nostre vite: la nostra salute, il nostro rapporto con la natura, le nostre relazioni con gli altri esseri umani, la reciproca solidarieta’ e la collaborazione. Essa ha sollevato degli interrogativi sul modo in cui viviamo le nostre vite. Ha mostrato i punti di forza dell’integrazione europea, cosi’ come le sue debolezze. Di tutto cio’ e’ necessario parlare”, sostengono i presidenti.
“Le sfide che ci si pongono come europei sono molteplici – evidenziano i 21 capi dello Stato dell’Ue -: dall’affrontare la crisi climatica e dalla creazione di economie verdi, in un contesto che rende necessario bilanciare la crescente competizione tra gli attori globali, alla trasformazione digitale delle nostre societa’. Avremo bisogno di sviluppare nuovi metodi e nuove soluzioni. Come democrazie la nostra forza consiste nel coinvolgere le molte voci presenti nelle nostre societa’ per identificare il percorso migliore da intraprendere. Quante piu’ persone parteciperanno a una discussione ampia e aperta, tanto meglio sara’ per la nostra Unione. “Il progetto europeo non ha precedenti nella storia. Sono passati 70 anni dalla firma del Trattato istitutivo della Comunita’ Europea del Carbone e dell’Acciaio e 64 dalla nascita a Roma della Comunita’ Europea. A quel tempo i leader europei trovarono soluzioni per unire un’Europa devastata dalla guerra. Trent’anni fa l’Est e l’Ovest dell’Europa hanno iniziato a connettersi piu’ strettamente. Paesi molto diversi si sono uniti per formare l’Unione Europea. Ciascun Paese ha le proprie esperienze storiche e sente il peso del proprio passato, con il quale fare i conti da solo e nel rapporto con altri Paesi. Il progetto europeo e’ un progetto di pace e riconciliazione. Lo e’ stato fin dalla sua concezione, e rimane tale oggi. Sosteniamo una comune visione strategica per l’Europa, un’Europa nella sua interezza, libera, unita e in pace”, si legge nella lettera.
Secondo i presidenti firmatari, “tutti i principi fondamentali dell’integrazione europea restano assolutamente rilevanti al giorno d’oggi: liberta’, uguaglianza, rispetto dei diritti umani, Stato di diritto e liberta’ di espressione, solidarieta’, democrazia e lealta’ tra gli Stati membri. Come possiamo – osservano nella lettera – assicurare collettivamente che questi principi fondanti dell’integrazione europea restino rilevanti per il futuro?. Nonostante l’Unione europea a volte sembri mal equipaggiata per far fronte alle molte sfide emerse nell’ultimo decennio – dalla crisi economica e finanziaria alle sfide nel perseguire un sistema migratorio europeo giusto ed equo sino all’attuale pandemia – siamo ben consapevoli che sarebbe molto piu’ difficile per ciascuno di noi se fossimo da soli. Come possiamo rafforzare al meglio cooperazione e solidarieta’ europee e garantirci un’uscita da questa crisi sanitaria che ci renda piu’ resilienti in vista di sfide future?. Abbiamo bisogno di un’Unione Europea forte ed efficace, un’Unione Europea che sia leader globale nella transizione verso uno sviluppo sostenibile, climaticamente neutrale e trainato dal digitale. Occorre un’Unione Europea nella quale ci possiamo tutti identificare, certi di aver fatto tutto il possibile a beneficio delle generazioni future. Insieme possiamo raggiungere quest’obiettivo. La Conferenza sul Futuro dell’Europa sara’ un’opportunita’ per parlare apertamente di Unione Europea e per ascoltare i nostri concittadini, soprattutto i piu’ giovani. Essa crea uno spazio di dialogo, dibattito e discussione su quel che ci aspettiamo dall’Ue domani e su come possiamo contribuirvi oggi. Dobbiamo pensare al nostro futuro comune; per questo vi invitiamo a unirvi alla discussione e a trovare insieme il percorso da seguire”, concludono.