Nel giorno piu’ importante, in cui la Commissione di Ursula von der Leyen ha ottenuto una maggioranza piu’ ampia di quella che in luglio la voto’ alla sua guida, in un’intervista a la Repubblica il numero due Frans Timmermans illustra la “svolta verde”, il Green New Deal, della Ue tracciando questa strada: “Voglio presentarmi alla conferenza sul clima di Madrid (Cop) con la possibilita’ di illustrare al mondo quello che faremo in Europa sull’ambiente. Per questo punto a far approvare una Comunicazione nella riunione della Commissione dell’11 dicembre in cui spiegheremo cosa faremo nei primi 100 giorni del nostro mandato e negli anni successivi”.
La sfida del laburista olandese e’ di tenere unito il Continente e di “portarci dietro il resto del mondo”, prosegue, anche se per farlo serviranno politiche e i soldi per finanziarle. Ma lui appare ottimista: “3000 miliardi? Non e’ una cifra esagerata, ma prima di poterla confermare devo finire gli studi di impatto” afferma Timmermans, che sostiene anche che “la Cop piu’ importante e’ quella di Glasgow del 2020” e di volerci arrivare “con tutte le misure su ambiente e investimenti approvate e dire: questo e’ il nostro Patto sul clima”. Prendere o lasciare. E “se noi facciamo capire che stiamo diventando leader mondiali dell’economia verde, gli altri ci seguiranno” non ha dubbi. Poi Timmermans riflette: “La Cina quando sente l’Europa compatta ci prende molto sul serio”.