Un australiano a Palazzo Reale: “Io erede dei Savoia, è casa mia”

Sembrava uno scherzo ma alla fine si è rivelato un episodio vero quello che è accaduto mercoledì pomeriggio a Milano.  Un cittadino australiano si è presentato con le valigie a Palazzo Reale rivendicando la proprietà dell’immobile e rifiutandosi di lasciare lo stabile.

Un cittadino australiano di 37 anni si è presentato mercoledì 16 febbraio verso le ore 13:00 all’ingresso mostre di Palazzo Reale a Milano, a pochi passi dal Duomo. Qui l’uomo ha chiesto di poter raggiungere la sede del Comune perché affermava di essere l’erede legittimo del Palazzo. Il trentasettenne è salito al primo piano, ha appoggiato le valigie vicino all’entrata e da lì rifiutava di spostarsi poiché affermava di essere un successore della famiglia Savoia, e quindi uno dei proprietari del Palazzo. “Sono l’erede dei Savoia e questa è casa mia!” affermava l’australiano che diceva di aver già spedito alle autorità italiane dei documenti che dimostravano la veridicità delle sue affermazioni.

Sul posto erano presenti i vigili del fuoco che sono responsabili del sistema antincendio ma non c’è stato nulla da fare e hanno dovuto chiamare la Questura. Una decina di poliziotti hanno svolto quasi un’ora di trattative con l’uomo per convincerlo a lasciare il Palazzo. Alla fine l’uomo è stato portato via dalla polizia per degli accertamenti. Attualmente Palazzo Reale è di proprietà del Comune di Milano che da anni progetta e programma in questi spazi mostre d’arte. In questi giorni a Palazzo è in corso una mostra sul Realismo magico che terminerà a fine febbraio, mentre è in allestimento una mostra del pittore Joaquin Sorolla.

Il Palazzo Reale di Milano, un tempo noto come Palazzo del Broletto Vecchio, ha origini prima del Cinquecento quando era sede del governo della città. Durante le dominazioni che si sono susseguite il Palazzo è sempre stato luogo di rappresentanza del potere politico fino alla dominazione austriaca quando il palazzo viene ampliato e viene trasformato in un luogo adatto alla vita di corte. È in particolare durante la dominazione austriaca che il Palazzo assume la forma che tutt’ora possiamo ammirare e i suoi interni vengono finemente abbelliti da artisti come Andrea Appiani, Pelagio Pelagi e Francesco Hayez. Nel 1739 alloggia qui anche Maria Teresa d’Austria e in seguito questo sarà considerato il Palazzo Reale da Napoleone, Ferdinando I e della famiglia Savoia.

Dopo la proclamazione del Regno d’Italia la famiglia reale dei Savoia utilizza il Palazzo solo per eventi ufficiali come l’Esposizione Ufficiale del 1906 o la visita a Milano  del presidente americano Wilson nel 1919. Alla fine del primo conflitto mondiale i Savoia cedono il Palazzo Reale al Comune che qui propone di realizzare un museo di arti decorative. Purtroppo, durante la Seconda Guerra mondiale diversi bombardamenti hanno colpito la città di Milano e anche il Palazzo Reale ne ha risentito. Ambienti del Piano nobile sono andati interamente distrutti così come molte opere e arredi.

Il Palazzo Reale subisce una nuova rinascita negli anni Cinquanta quando qui vengono ospitate mostre di carattere internazionale come quella dedicata a Van Gogh e nel 1953 una mostra di Pablo Picasso dove sarà esposta anche l’opera “Guernica”. La volontà del comune era quella di contribuire a ricostruire il tessuto sociale di una città duramente colpita durante il conflitto anche attraverso l’arte.

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