Un bicchiere di vino al giorno…

I risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del ‘Centre for Addictions Research’ dell’Università di Victoria in Canada non faranno piacere agli amanti del vino convinti, come dice un vecchio adagio, che un bicchiere al giorno sia benefico per una vita sana. La ricerca pubblicata sul ‘Journal of Studies on Alcohol and Drugs’ smentisce questo, consigliando una maggiore cautela, pur non avendo intenzione  di lanciare crociate anti-alcool. Analizzando 87 studi che sostengono i benefici di un consumo moderato di alcool, gli studiosi canadesi si sono accorti che quasi sempre il risultato è stato viziato da un’impostazione fuorviante dei dati di partenza.  In ogni ricerca la categoria dei ‘consumatori moderati’, fino a due bicchieri di vino al giorno, viene confrontata con quella degli ‘astemi’, ma nel secondo gruppo possono rientrare anche persone con problemi di salute costrette a rinunciare all’alcool. Nella maggior parte dei casi il gruppo di riferimento non è composto da astemi veri e propri ma da persone che ‘attualmente si astengono’. Con queste regole del gioco chi non rinuncia al classico bicchiere durante i pasti vince in salute e longevità ma secondo la recente review canadese la vittoria non è meritata. Quando infatti i ricercatori hanno corretto l’errore di partenza il gruppo dei bevitori ha immediatamente perso ogni vantaggio rispetto all’altro. Lo studio non si sofferma sulle presunte qualità di alcune bevande alcoliche, come il vino rosso, ma i ricercatori, comunque restii a considerarlo una panacea, sono convinti che le sue proprietà vanno cercate altrove e non derivano dall’alcool. In realtà, nelle settimane che vanno da dicembre a gennaio, quando il freddo si fa più pungente, non è facile dire di no a un calice di vino. Rifiutare non serve perché autopunirsi negandosi un po’ di piacere non è un atteggiamento corretto, e a lungo andare può rivelarsi un boomerang nei confronti di quello che invece dovrebbe essere l’obiettivo da raggiungere, cioè un corretto e sano rapporto con l’alimentazione. Inoltre, le bevande alcoliche hanno alcuni aspetti positivi che possono influire positivamente sulla linea. Quest’ultima premessa riguarda il particolare il vino  rosso mentre resta valido il consiglio di evitare i superalcolici, vera ‘bomba’ per l’organismo dal punto di vista calorico e salutare. Fra le oltre 400 sostanze che compongono il vino un posto d’onore merita il resveratrolo, perchè questo polifenolo è un antiossidante, presente soprattutto nei vini rossi, e ha una struttura molecolare molto simile a quella degli ormoni estrogeni, tanto da poter essere inserito nella lista dei ‘fitoestrogeni’. Il resveratrolo, secondo molti studi, ha la capacità di migliorare l’efficienza cellulare, potenziando l’attività dei mitocondri, cioè di quelle ‘centraline energetiche’ che si trovano nelle cellule. Alcune ricerche condotte sugli animali inoltre sembrano dimostrare che favorisca la longevità, migliori il controllo del diabete abbia un effetto protettivo su cuore e circolazione, oltre a riattivare il metabolismo.

Clementina Viscardi

 

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