‘Nessuno deve pensare passino inosservati tentativi opportunistici di esplorazione del gas al largo di Cipro o delle isole dell’Egeo. Mettiamo in guardia coloro che superano i loro limiti affinché non facciano calcoli sbagliati tentando di sfruttare l’attenzione della Turchia rivolta agli eventi al sud’, afferma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dal giornale filogovernativo turco Sabah.
Le parole di Erdogan si riferiscono a quanto sta accadendo al largo di Cipro, dove unità della Marina Militare turca bloccano da venerdì scorso la nave Saipem 12000, diretta per conto dell’Eni in un tratto di mare della zona economica esclusiva di Cipro che la Turchia contesta.
Si fa sentire anche il governo italiano. L’Italia si aspetta una soluzione condivisa nel rispetto del diritto internazionale e nell’interesse sia dell’Eni, sia dei Paesi della regione, sia delle due comunità cipriote, ha detto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, al collega turco Mevlut Cavusoglu, incontrato in Kuwait a margine della ministeriale anti-Isis. I due – riferisce la Farnesina – hanno concordato sulla necessità di tenere conto dei rispettivi interessi nazionali e delle preoccupazioni dei rispettivi governi.
Anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, chiede a Erdogan di rispettare il diritto internazionale e di evitare provocazioni pericolose. Chiedo alla Turchia – ha sottolineato il presidente del Parlamento europeo – di rispettare il diritto internazionale e di evitare pericolose provocazioni in acque territoriali cipriote. Secondo Tajani, Ankara deve impegnarsi per buone relazioni fra paesi confinanti, cominciando da un atto immediato di distensione.