Dagli scontrini dei caffè all’analisi costi-benefici sulla Tav: il passo è breve. Grazie al governo del cambiamento. Il ministro (blocca-opere) delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli assume nella segreteria del Mit un ex barista (amico): contratto di tre anni per studiare dossier e fare da filtro per gli appuntamenti del ministro grillino.
A firmare il decreto di nomina è stato Gino Scaccia, capo di gabinetto del ministro.
Massimo Casiraghi, 34 anni, si candida ad essere l’ultimo miracolato della rivoluzione grillina: passato dai banconi di una caffetteria alla scrivania di un ministero di peso del governo.
Casiraghi prima di assumere l’incarico non aveva avuto altre esperienze ai vertici della Pubblica amministrazione. Mentre può vantare, in passato, un impegno come capo barista in una caffetteria londinese. Tra le mansioni la gestione del bar, l’avviamento del personale (come si preparano caffè e colazione) e la chiusura della cassa.
Dopo il lavoro come barista, lo staffista di Toninelli si è specializzato in grafica e comunicazione. Esperienza che gli ha consentito di incrociare il M5S. Al lavoro ha, dunque, abbinato la politica: l’ex barista nel 2017 ha tentato, senza successo, la corsa a sindaco di Lodi. Va ricordato, inoltre, che la candidatura del braccio destro di Toninelli, fu imposta dai vertici del M5s, senza alcuna consultazione.
Avventura che però si rivelò fallimentare: Casiraghi non arrivò nemmeno al ballottaggio.