“E l’Anima risvegliò il suo Dio” è un romanzo che inizia, fin dal primo capitolo, con la morte del personaggio protagonista: un uomo comune di nome Ugo. La storia narrata, infatti, non si riferisce all’esistenza che egli ha vissuto su questa Terra ma al percorso di crescita e alle prove ed ostacoli che ha dovuto superare la sua anima umana per raggiungere la sua evoluzione ultima, dopo che si è staccata dal suo corpo fisico e si è inoltrata nelle dimensioni ultra terrene.
Lo scopo è di rendere pienamente consapevole il lettore dell’esistenza dell’anima, che in vita viene spesso confusa con altre parti e entità che accompagnano il nostro vivere quotidiano, e di conseguenza non viene ascoltata come sarebbe opportuno. L’escamotage di separarla dal corpo fisico durante il suo percorso evolutivo extra-terreno, ha reso così più evidente l’individuazione della sua esistenza, delle sue caratteristiche, dei suoi valori e della sua potenza, per dare la possibilità al ricercatore spirituale, ma anche a chiunque, di utilizzarle anche in vita. Le dinamiche e le possibilità che si aprono sono, infatti, identiche, e possono essere utilizzate in qualsiasi dimensione l’anima si trovi, purché diventi consapevole delle meccaniche mentali che hanno bloccato la sua evoluzione più alta.
Il libro è unico nel suo genere, ricco di conoscenza spirituale ed esoterica che non ha remore nel rivelare l’ovvia seppur dura verità, su esistenze di cui l’autrice è stata testimone in prima persona, avendo avuto lei stessa un’esperienza di premorte. Fa crollare molte delle illusioni umane ma mostra una via che, se compresa, conosciuta e approfondita, porterà al ricongiungimento dell’anima umana con quella parte divina originaria da cui tutti, anche se in maniera diversa, proveniamo, aprendo concrete opportunità di risveglio e intervento concreto in questo periodo molto complesso dove regna il controllo totale da parte di entità esterne.
Sinossi del romanzo
La porta dimensionale che si apre davanti a Ugo – primo personaggio del romanzo –nell’ultimo tratto del suo percorso terreno gli fa vivere l’incontro tra le due anime che assieme lo costituiscono come individuo: l’anima animale, legata al corpo, e l’anima della coscienza, slegata dalla materia e dal corpo stesso. Le due cominciano a dialogare e intraprendono un cammino di iniziazione nel corso del quale l’anima della coscienza svolge il ruolo di guida e il protagonista prende consapevolezza di molti aspetti che aveva poco considerato o del tutto trascurato durante la vita. Ripercorrere la sua esistenza terrena diventa il punto di partenza per rendersi conto di ciò che accade con la morte e di che cosa esiste dopo. Nel corso della narrazione si assiste quindi a un’iniziazione ai misteri dell’anima, dell’aldilà, della coscienza superiore e delle dimensioni non umane, il cui senso per il protagonista è riassumibile così: la sua coscienza gli ha donato la consapevolezza necessaria a leggere i significati di quanto ha osservato, ed egli ha capito di essere stato irretito dentro a una magia che viene fatta inconsapevolmente su tutti noi fin da bambini e che ci fa vivere dentro a piccole e insignificanti vite umane. A meno che, si comprende durante la lettura, non ci si prenda responsabilità della propria molteplice natura spirituale e materiale, umana e non umana. Aiutano in ciò gli incontri, le visioni, le esperienze extrasensoriali, paranormali o mistiche del viaggio che si svolge su un piano non solo concreto e materiale. Dialoghi “impossibili”, visioni, apparizioni, momenti onirici contribuiscono alla costruzione di un’opera visionaria e ambiziosa, che nasce dall’esperienza di pre-morte vissuta in prima persona dall’autrice ma in cui non mancano, per assonanza, richiami a modelli filosofici, letterari, religiosi e spirituali che vanno dalla Divina Commedia all’Apocalisse di Giovanni, passando per lo stile visionario di Coleridge in opere come Rime of the Ancient Mariner o Kubla Khan. Un romanzo fitto di dialoghi improvvisi, divagazioni poetiche, descrizioni, momenti narrati e spazi di riflessione, il cui risultato è un flusso di coscienza volutamente privo di argini che lascia senza fiato per la sorpresa. Un testo per iniziati, forse, o più semplicemente per chi è interessato a un pensiero, una filosofia di vita, un messaggio di speranza, forza e spiritualità.
FIORELLA RUSTICI
Presenta il suo ultimo libro
“E l’Anima risvegliò il suo Dio”
Edizioni Aurora Boreale di Nicola Bizzi
Biografia di Fiorella Rustici
Fiorella Rustici, libera ricercatrice, ideatrice del Metodo che porta il suo nome, dal 1978 compie ricerche sulle leggi dell’energia mentale (Meccaniche Mentali) e su come queste influenzano la coscienza spirituale. Le Meccaniche Mentali sono parte integrante di una struttura artificiale programmata in cui viviamo, che impedisce alla nostra coscienza spirituale di sviluppare una scala di valori superiore e risvegliarsi totalmente.
Utilizzando le proprie scoperte, dal 1986 lavora per aiutare altre persone a intraprendere un percorso di sviluppo della propria coscienza spirituale studiando le Meccaniche Mentali e mettendo in pratica le proprie comprensioni.
È esperta di sviluppo del potenziale umano, formatrice e scrittrice.
Ha all’attivo diverse pubblicazioni con realtà editoriali specializzate nel settore del benessere individuale, della spiritualità, della filosofia alternativa, delle esperienze extrasensoriali e del paranormale. Tutti i suoi libri affrontano il tema delle Meccaniche Mentali, a partire dalla loro nascita che è contemporanea alla nascita dell’energia e quindi dell’universo, e lo approfondiscono sia sotto il profilo teorico sia sotto quello applicato, nei diversi ambiti della vita e a diversi livelli di profondità.
Fiorella Rustici vive e lavora a Milano, dove conduce seminari e conferenze presso il suo studio.
Partecipa a convegni e conduce seminari in tutta Italia.