Max Paiella, comico, imitatore, cantante e musicista, approda per la prima volta al Vittoria di Roma dal 4 al 16 marzo prossimo con un “one man show”, spettacolo fatto di parole, musica e risate. Paiella, noto al grande pubblico per la sua decennale partecipazione alla trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio” in cui propone diversi personaggi comici, negli ultimi anni ha partecipato a numerose trasmissioni televisive su Mediaset e su La 7, affermandosi come imitatore sui generis e proponendo personaggi molto apprezzati dal pubblico tra cui Augusto Minzolini, Alfonso Signorini, Maurizio Belpietro, Fabrizio Cicchitto, Gigi D’Alessio, Enrico Letta, Niky Vendola, Barack Obama e Matteo Renzi . Artista poliedrico, affianca alla carriera televisiva e teatrale quella di cantante con Renzo Arbore e i Swing Maniacs, The Rabbits ed il Ruggito del coniglio, gruppo che lo accompagna in questo spettacolo. Quando parla un segretario di partito o mentre ascoltiamo l’enunciazione di un programma di governo, sembra di sentire un brano di free jazz. Oppure durante una campagna elettorale assistiamo a discorsi simili a stornelli in dialetto dove ci sembra di capire tutto, ma la realtà della politica è assai diversa. Attraverso la musica possiamo affrontare tematiche misteriose nonché importanti interrogativi, Battiato ci confidava che presto sarebbe ritornata l’era del cinghiale bianco e ci ha spiegato quali sono i desideri mitici di prostitute libiche. Se comprendiamo Battiato, possiamo arrivare a capire il significato dello spread, del rating e del default, in mezzo a voti di protesta, banche sbragate, tagli, consultazioni, formazioni di nuovo governo, aspiranti premier, e faccendieri in fuga alle Cayman. Attenzione quindi, perchè potremmo ritrovarci un giorno a comunicare con le frasi delle canzonette che ascoltiamo con distrazione, o a cantare l’inno di un partito perché ci hanno messo dentro parole familiari o, peggio ancora, a votare un governo fatto da cantanti.