Sullo sfondo, diversi scenari. Il primo è quello di un governo elettorale o di un esecutivo istituzionale. Ma al Senato sarebbe pronta una pattuglia di quasi 50 esponenti pentastellati a sbarrare la strada a questa ipotesi.

Ma di fronte al nome di Draghi ed eventualmente un appello alla responsabilità delle alte cariche dello Stato c’è chi sottolinea come non è detto che non possa partire un governo non presieduto da Conte.

“Nessuna volontà di aiutare il Paese nel momento più difficile, nessun interesse verso i cittadini italiani o a lavorare per l’interesse della collettività. Da parte di Matteo Renzi sul tavolo c’era solo la questione delle poltrone”. E’ quanto si legge in una nota del Movimento 5 stelle a commento della rottura delle trattative sul nuovo governo. “Così facendo – prosegue il comunicato – ha dimostrato chiaramente che questa era la vera ragione per la quale ha provocato la crisi. Poltrone che ha chiesto, contrariamente a quanto sostenuto in questi giorni. Oltre a chiederle, il senatore di Rignano, voleva decidere anche per conto delle altre forze politiche. Inoltre il movimento 5 Stelle, contrariamente a quanto affermato da fonti renziane, non ha posto alcun veto. In queste ultime ore e nei giorni precedenti siamo stati concentrati sui temi e si bisogni degli italiani ma ci siamo trovati di fronte a un leader politico che voleva solo mercanteggiare e cercare pretesti per rompere”, conclude il M5S.

“Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei Niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato”. Lo scrive su twitter il leader di Iv Matteo Renzi.

Situazione tesa anche dal lato dell’opposizione. Se da FI si moltiplicano i segnali per un superamento dell’attuale perimetro della maggioranza, Giorgia Meloni ha ricordato che quello delle elezioni è stato uno scenario non escluso dallo stesso Sergio Mattarella nel corso delle consultazioni al Quirinale, mentre da Matteo Salvini è arrivato un altro segnale di guerra. “Se vanno al Quirinale e vengono concessi loro altri giorni, non avrei modo di commentare in maniera educata questa perdita di tempo”, avverte il leader della Lega.

A fine serata interviene Sergio Mattarella: ‘Era emersa come unica possibilità di governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il governo precedente. La verifica ha dato esito negativo. Ci sono ora due strade: dare vita a nuovo governo per affrontare emergenze presenti ovvero quella di immediate elezioni anticipate. Questa seconda strada va attentamente considerata’, poi tuttavia spiega ‘come una compagna elettorale sia di fatto incompatibile con la delicata sfida che il Paese si trova ad affrontare. La crisi sanitaria ed economica richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo. Dallo scoglimento delle Camere del 2013 sono trascorsi 4 mesi per un governo, nel 2018 5 mesi. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente’. In pratica il Presidente della Repubblica procederà alla nomina del Presidente del Consiglio al quale verrà affidato l’incarico di comporre un nuovo governo.