Dopo la felice messa in scena de ‘La signorina Giulia’ di Strindberg nel 2015, il Teatro Stabile di Napoli affida un nuovo allestimento al regista cileno Cristián Plana. Si tratta di ‘Un tram che si chiama desiderio’ di Tennessee Williams, in prima assoluta al Teatro Mercadante di Napoli il 30 novembre con repliche fino al 11 dicembre.
Dal 14 al 17 gennaio lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e Fundacion Festival Santiago a Mil, andrà in scena al festival omonimo della capitale cilena.
Nella traduzione di Masolino D’Amico il noto dramma del 1947 dello scrittore statunitense vede in scena nel ruolo della protagonista Blanche DuBois l’attrice Mascia Musy, con Massimiliano Gallo nei panni di Stanley, Giovanna Di Rauso in quelli di Stella, Antonello Cossia per Mitch, Antonella Romano Eunice,Mario Autore Pablo e giovanotto, Antonio De Rosa Steve. Le Scene e i costumi sono di AngelaVenegas, il disegno luci di Cesare Accetta.
Tra i più grandi successi teatrali e cinematografici americani della metà del ‘900, il dramma debuttò in teatro a Broadway nel 1947 con la regia di Elia Kazan, interpretato da Jessica Tandy e Marlon Brando, e poi al cinema nel 1951 diretto sempre da Elia Kazan, con lo stesso Marlon Brando e con Vivien Leigh nel ruolo di Blanche.
Questa regia del Tram, spiega Cristián Plana, affronta il testo originale di Tennessee Williams mescolando il violento realismo dell’opera con lo sguardo paranoico della sua protagonista, BlancheDuBois, vittima di un matrimonio sbagliato e schiava dei suoi impulsi incontrollati, cercando di svelare la profondità delle diverse situazioni attraverso la sua particolare visione della realtà, la sua fascinazione per il mondo letterario, il suo senso macabro di erotismo e il suo incombente delirio persecutorio.
Come per La signorina Giulia anche qui il regista Plana, nome di riferimento dello Stabile di Napoli della scena internazionale, dirige una compagnia di interpreti tutti italiani capitanata da Mascia Musy, Massimiliano Gallo e Giovanna Di Rauso, i tre personaggi al centro dell’inquietante, drammatica vicenda.