Un venerdì nero per i trasporti

L’Italia si ferma ancora. Il fine settimana si preannuncia caldissimo sul fronte dei trasporti pubblici e del pubblico impiego, con lo sciopero generale proclamato dai sindacati di base del Cub, Si-Cobas e Usi-Ait per venerdì 18 marzo. Si fermeranno sia i docenti delle scuole che il personale delle stesse, ma anche i dipendenti delle aziende di trasporto. Previsti grossi disagi per gli utenti che vorranno spostarsi a bordo di aerei, treni e mezzi pubblici. La durata dello stop sarà di ventiquattrore, anche se le modalità avranno alcune differenziazioni tra un settore e l’altro. Per gli aerei, la mobilitazione si svolgerà dalle ore 00.01 di venerdì 18 alle ore 23.59, mentre per i treni i sindacati chiedono agli aderenti di fermarsi già dalle 21.00 di giovedì 17 marzo e per le intere successive 24 ore. Garantiti, comunque, i servizi essenziali. Le modalità dello stop dei mezzi pubblici, invece, saranno decise nelle singole città. A Roma il personale Atac si fermerà per 24 ore; a Napoli il trasporto pubblico ferroviario si fermerà dalle 17.40 alle 21.40; a Milano sciopero di 24 ore a partire dalle 21 del 17 marzo. Allo sciopero dei trasporti si uniscono anche i taxisti, che nella stessa data incroceranno le braccia per 24 ore contro Uber. A Roma è prevista una grande manifestazione con oltre diecimila taxi. Alla base della protesta, il blocco dei contratti lavorativi e la politica economico-sociale del governo Renzi, ma anche la riforma del lavoro e della scuola e le missioni militari all’estero.

 

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