“Una camicia rosso sangue. Le indagini di Giacomo Dho” di Patrizia Petruccione e Riccardo Aicardi

Una camicia rosso sangue è il quarto romanzo di una serie di gialli storici autoconclusivi, collegati dall’ambientazione risorgimentale in Italia, dal 1859 (seconda guerra di indipendenza) al 1876 (avvento della Sinistra storica al governo). Nei romanzi della serie le vicende storiche italiane si intrecciano con intrighi diplomatici e strategici internazionali, legati ai rapporti e agli equilibri tra le grandi potenze europee (Inghilterra, Francia, Prussia, Austria) e si inseriscono nelle aspirazioni diverse e nei contrasti tra le correnti del pensiero politico risorgimentale: repubblicani, mazziniani, cavouriani, federalisti. Sullo sfondo emergono le vicende e i personaggi delle dinastie degli stati italiani preunitari: Savoia, Borbone, Lorena, Stato della Chiesa.

I fatti e personaggi storici vengono inseriti in vicende immaginarie ma verosimili dove i protagonisti si rivelano uomini comuni spesso condizionati da debolezze o spinti da interessi personali. La storia lascia spazio anche a passioni talvolta ostacolate dagli eventi o dai ruoli: ne risulta un’umanità fragile e complessa.

Nello stesso tempo la narrazione dà una lettura della storia di quegli anni fatta di luci e ombre dove non sempre i fini patriottici sono ottenuti con metodi corretti e dove la moralità cede il passo alla ragion di stato. La vicenda investigativa è soprattutto uno spunto per delineare un quadro del risorgimento, della società e dei personaggi, spesso visti in un’ottica dal basso.

La storia prende le mosse nel 1859, quando Giacomo Dho, dopo dieci anni di esilio a Londra, in cui ha collaborato con il Servizio segreto inglese, rientra a Torino e viene ingaggiato per la sua prima indagine, affiancato da un’agente piemontese, Margherita.

Dopo aver risolto vari casi sviluppati nei primi tre romanzi, nel quarto, Una camicia rosso sangue, Giacomo Dho segue Garibaldi in Sicilia con l’intenzione di adoperarsi di nuovo in prima persona, come nella sua gioventù, per la patria. Ma subito viene coinvolto nell’indagine sulla morte di un nobile inglese residente nell’isola e del suo fattore. Gli indizi sono molto tenui, perciò Dho indirizza la sua ricerca nell’ambito dei rapporti personali della vittima, ma anche in direzioni più propriamente politiche: tra i filoborbonici, i sostenitori dei Savoia, e i repubblicani radicali.

Dho riceve una visita di Margherita, inviata con un collaboratore in Sicilia per controllare lo stato della situazione e evitare congiure dei malcontenti e la convince a collaborare indagando nell’ambiente della nobiltà terriera locale. Così i due si trovano ancora una volta fianco a fianco nelle indagini che li portano Dho a muoversi in ambienti diversi: nella comunità dei residenti inglesi, presso la spocchiosa e gattopardesca nobiltà isolana, tra i braccianti a cui non fa differenza uno o l’altro padrone e la borghesia speranzosa di un nuovo ordine sociale, e poi anche tra i garibaldini stessi metà liberatori e metà occupanti e i nostalgici della monarchia borbonica. L’assassinio di un ex poliziotto borbonico divenuto collaboratore di Dho complica ulteriormente la situazione. Ma sarà proprio la morte del poliziotto borbonico a indicare a Dho la strada per arrivare alla soluzione del caso.

Estratto del libro
«Dho si vedeva costretto a far la guardia a un colpevole alla cui colpevolezza non credeva… Poi quel giorno entrò lei. Una popolana. Chiusa in un abito nero sbiadito, il capo coperto da un velo, il passo deciso di chi non ha paura.

– Hai notato che la pietra che abbiamo rimosso si apriva verso l’esterno? Forse era stata bloccata e questi uomini sono stati lasciati chiusi qua dentro. A morire.

Non si dissero niente. Lei non gli chiese per quale motivo fosse tornato. Lui pensò che se glielo avesse domandato avrebbe detto di essere venuto per quello. Marianna quasi gli strappò di dosso la camicia. Dho non sapeva quale fosse il motivo che lo aveva spinto tra le braccia di lei. Ma quelle braccia gli piacevano.»

Gli autori

Rita Patrizia Petruccione
Sono nata a Genova e vivo ad Albenga. Dopo la laurea in lettere, ho insegnato italiano e latino al liceo. Da quando ho lasciato la scuola ho scritto diversi romanzi: Kalipygia, il mio primo romanzo, di genere giallo, ha vinto il primo premio al sesto Concorso Letterario Nazionale Pagine di territorio Storie di uomini e paesi, organizzato dal Comune di Crova (Vc). Il mio secondo romanzo, ancora giallo, Passioni Svelate, è edito come ebook dalla Casa Editrice Eve di Milano. Il terzo, invece, è un poliziesco incentrato su una vicenda di terrorismo ed è stato pubblicato da Leucotea. D’amicizia, d’amore e di guerra è il mio quarto romanzo edito da Edizioni del Loggione. Ho scritto parecchi racconti ed ho ottenuto premi e menzioni particolari per molti di essi.

Riccardo Aicardi
Sono nato ad Alassio e vivo ad Albenga. Sono laureato in Storia e Filosofia e ho svolto la professione di insegnante liceale fino ad alcuni anni fa. Ho scritto e diretto pezzi teatrali per ragazzi, partecipando a diverse rassegne nazionali con un certo successo. Sono autore di articoli di storia contemporanea su riviste specializzate, consulente e collaboratore alla realizzazione di un documentario della serie “Guerra ai civili” sul tema delle stragi naziste in Italia, promotore della mostra “Warhol mai visto”, ideatore e coordinatore della rassegna “La Riviera dei Teatri”. Ultimamente sono approdato al romanzo.

Insieme abbiamo pubblicato i primi quattro romanzi di una serie di 8 gialli storici: Il caso del colonnello francese, Un nemico da salvare, La scomparsa di Margherita, Una camicia rosso sangue.

Circa Redazione

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