Una delle migliori mete del mondo secondo il “Time” è italiana

Questa Regione è stata inserita dal magazine nella lista dei World’s Greatest Places 2022

Il parco archeologico di Capo Colonna in Calabria

Inserita dal “Time” nella lista dei World’s Greatest Places 2022, i migliori luoghi del mondo da vistare, la Regione Calabria si conferma una delle mete da vedere assolutamente quest’anno. Proprio quello in cui cadono le celebrazioni per i 50 anni del ritrovamento dei Bronzi di Riace.

L’anniversario dei Bronzi di Riace

L’anniversario cade ad agosto, ma la Calabria è perfetta per offrire vacanze all’insegna della cultura e della naturale per tutto l’anno e in qualunque stagione.

Merito anche della sua pista ciclabile, la Ciclovia dei Parchi, premiata agli Oscar del Cicloturismo, dei luoghi della Magna Grecia e di tutto quel suo patrimonio artistico unico al mondo troppo a lungo dimenticato.

In occasione della campagna Bronzi50 – Cinquantenario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, che racconterà la Magna Grecia e il cuore del Mediterraneo per tutto l’anno, si può quindi andare alla scoperta di un territorio dall’enorme ricchezza.

Il tour consigliato

I parchi archeologici, i musei e le bellezze naturali della Calabria raccontano storie scolpite nel tempo. Il viaggio da una costa all’altra attraversa i secoli e porta direttamente nella culla della Magna Grecia.

Il viaggio può cominciare dalla costa ionica, da dove tutto ebbe inizio. Sybaris, a partire dall’VIII secolo a.C., è stata la prima e più popolosa colonia della Magna Grecia. È veramente un viaggio nel tempo, quindi, la visita nel parco archeologico di Sibari, che racchiude resti e monumenti che coprono oltre mille anni di storia, compreso il “Toro Cozzante”, quello che gli studiosi considerano il reperto più importante dopo i Bronzi di Riace.

Il Toro Cozzante è custodito, insieme a numerosi altri reperti, proprio nel Museo del parco archeologico di Sibari, poco distante.

Proseguendo verso Sud, il tour lungo la costa ionica approda all’antica città greca di Skylletion, dove un tempo il più famoso dei viaggiatori della storia, Ulisse, secondo la leggenda, mosse i primi passi. Oggi i resti della città sono conservati nel parco archeologico di Scolacium, compreso il teatro di Scolacium, dal quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato sul parco archeologico.

Il parco archeologico di Scolacium, in Calabria

Con il parco archeologico di Locri si fa un altro salto nella storia, fino a camminare tra i resti di una civiltà dell’età del bronzo e del ferro. La locride offre la possibilità di immergersi nella vita quotidiana dell’epoca, passeggiando tra il santuario di Demetra, la Casa dei Leoni, in onore di Adone, e il teatro di Locri.

Si narra che il termine “Magna Grecia” venne utilizzato per la prima volta nell’epoca in cui gli imperi di Sibari e di Crotone germogliavano. Ecco, allora, che è il turno di Kroton, l’antica colonia greca, che oggi ospita l’antico santuario Heraion Lakinion, dedicato alla dea Hera, di cui oggi è diventata iconica la colonna che si affaccia sulle acque del mar Jonio.

Distante pochi passi, il museo archeologico di Capo Colonna conserva i reperti del parco archeologico, compreso il “Diadema Aureo”, la corona che cingeva la testa di una statua della dea Hera.

Il parco archeologico di Locri in Calabria

Avvicinandosi sempre di più al versante Sud, è d’obbligo fare una tappa alla Villa Romana di Casignana, una delle più significative del meridione d’Italia. La villa si estende per 15 ettari e s’affaccia sul mare trasformando il luogo in un vero e proprio paradiso culturale e naturale calabrese.

Il viaggio prosegue oltre il versante ionico, ma prima di approdare sulle coste del Mediterraneo, è imprescindibile fermarsi vicino allo stretto di Messina, a Reggio Calabria, il vero punto di riferimento della Calabria. Reggio Calabria ospita il MArRC, la casa dei Bronzi di Riace, simboli della Magna Grecia e della Calabria. Il suo allestimento, oltre ai Bronzi, conta 220 vetrine, quattro livelli diversi su cui si racconta l’intera storia del popolamento umano della Calabria.

Attraversato lo stretto di Scilla e Cariddi, si passa da una costa all’altra e si giunge al parco archeologico dei Tauriani a Palmi, dove vivevano uomini di stirpe italica con un forte senso di indipendenza.

Per concludere il viaggio attraverso il tempo manca solo

l’ultima tappa, quella nell’area archeologica di Hipponion a Vibo Valentia, una città fondata dai Locresi. Una località la cui importanza strategica è rimasta inalterata nei millenni. Il visitatore potrà ben rendersene conto percorrendo a piedi il parco archeologico, poco distante dalla costa del Mediterraneo.

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