Le speranze milaniste di qualificarsi in Europa League, rinate dopo la vittoria nel derby, rischiano di spegnersi nuovamente a Bergamo contro un’indomita Atalanta che all’ultimo respiro con un supergol di Brienza ribalta la partita e fa sognare Torino e Parma, avversarie tra poco in uno scontro diretto che profuma d’Europa. Un’Europa che per il Milan adesso sembra un miraggio perché i rossoneri rimangono fermi a 54 punti, gli stessi del Parma e uno in meno del Torino che, se dovesse vincere, taglierebbe un traguardo storico. Succede tutto nei minuti di recupero, questione di centimetri che possono cambiare la storia del campionato. Sul risultato di 1 a 1 al 90′ Balotelli colpisce un palo incredibile, due minuti dopo è Benalouane che si oppone al corpo alla sua conclusione ma all’ultima azione, all’ultimo pallone utile, dopo che El Shaarawy aveva negato il gol a De Luca, Brienza tira fuori dal cilindo un sinistro a giro meraviglioso che si infila all’incrocio e fa un grosso regala a Parma e Torino. La partita parte nel segno del Milan che si rende pericoloso su due calci d’angolo ma l’Atalanta risponde al 19′ con Denis che, prima con un colpo di testa e poi con un tiro dal limite, non trova la porta oggi difesa da Amelia che al 23′ si oppone a Carmona: percussione a sinistra di Brivio che serve Denis, “El tanke” fa da sponda per l’arrivo a rimorchio del cileno che però calcia centrale. La pressione atalantina continua e poco dopo Denis impatta di testa ma viene chiuso da Mexes che concede calcio d’angolo sui cui sviluppi arriva sempre Denis che prolunga sul secondo palo dove Bonaventura non arriva all’appuntamento con il gol per centimetri. Dopo il gol nel derby, De Jong ci prova ancora e al 28′ si esibisce in una rovesciata a metà tra un tiro e un cross sul quale non arriva però per poco Mexes. Ma è solo un lampo in mezzo al dominio bergamasco. È sempre Denis il protagonista e col mancino, grazie anche alla deviazione di Rami, va a fare la barba al palo ma al 34′ la più grande occasione orobica la firma Maxi Moralez. Lui, il più piccolo, trova bene il tempo, si libera dalle marcature e di testa anche lui va a pochi centimetri dal bersaglio grosso. Dopo un colpo di testa centrale, Kaka va via sul loro corto dell’area e guadagna un calcio di punizione che Balotelli a giro stampa sulla traversa. E sempre su punizione, dalla distanza, l’attaccante rossonero impegna Consigli. Il secondo tempo comincia con El Shaarawy che ritorna in campo dopo un lungo calvario. Ma soprattutto è un altro Milan che parte con un piglio diverso e, dopo aver sfiorato il gol con Kaka sempre di testa, al 53′ sblocca il risultato in maniera fortunata: ripartenza veloce dei rossoneri e apertura a sinistra per Muntari che mette in mezzo per Balotelli che sarebbe in fuorigioco ma Bellini interviene in scivolata e regala il vantaggio al Milan con un fortunato/sfortunato autogol. I neroblu non ci stanno e reagiscono prontamente e trovano il pareggio su rigore al 67′. La firma è di Denis che spiazza Amelia ma a procurarselo è Carmona che brucia Constant che lo tocca sulla caviglia. Galvanizzata dal gol l’Atalanta continua ad attaccare e all’80esimo è Moralez che sfiora traversa e gol. Ma poco prima era stato il faraone ad aver avuto la palla del nuovo vantaggio. Il Milan ha l’obbligo di vincere per continuare a inseguire la qualificazione in Europa League e Seedorf manda in campo Taarabt e Pazzini sul quale è decisivo al 83′ Bellini che riscatta l’autogol con un intervento decisivo a sradicare il pallone dai piedi del Pazzo che pregustava la ghiotta occasione. Poi l’incredibile finale già raccontato che trasforma in un incubo la trasferta a Bergamo. Al Milan non rimane che sperare in un pareggio tra Torino e Parma per continuare a sperare e giocarsi tutto all’ultima giornata. Dovesse vincere una delle due addio Europa. E forse anche Seedorf oggi dice addio alla panchina del Milan.
Sebastiano Borzellino