Ridestatesi dal torpore, Milan e Inter ora sono chiamate alla conferma. Entrambe, però, non hanno impegni molto agevoli. I rossoneri, dopo aver sfatato il tabù San Siro contro il Cagliari, vanno a far visita ad un Parma che nelle ultime tre partite ha conquistato solo due punti. E i ducali vogliono farsi valere tra le proprie mura, considerando che sono riusciti ad imbrigliare anche la Fiorentina che è dall’inizio di campionato in gran forma sciorinando un ottimo calcio. Che tenesse alta la guardia Allegri perché mai come adesso il Tardini è una trappola, e i rossoneri possono fare affidamento sulla vena realizzativa di El Shaarawy, riscopertosi negli ultimi turni un cecchino. E del resto a questo Milan serve un giocatore che sappia fare la differenza, e che ben venga anche se si tratta di un giovanissimo, imberbe ma per niente acerbo, anzi sempre più insidioso. Non è un caso che la rinascita, se tale si può chiamare, dei rossoneri porti il suo nome, avendo firmato entrambi i gol con cui in settimana ci si è imposti su un Cagliari non trascendentale. A Parma si potrà capire qualcosa in più di questo Milan, a cui comunque non si può riconoscere quell’autorevolezza che l’ha contraddistinto negli ultimi anni. Una squadra che si inchina per tre volte nelle prime quattro partite, non può non allarmare, e per questo era quasi giustificata la disaffezione e il clima di tiepidezza che si respiravano contro il Cagliari in un San Siro mai così gelido e arido. A Parma si spera che salgano in cattedra quegli uomini di esperienza che dovrebbero prendere in mano la squadra. L’Inter sicuramente non è attesa da un impegno meno scorbutico nel posticipo di questa giornata. A Milano verrà una Fiorentina, apprezzata per l’ottimo avvio di stagione e rammaricata per non essere riuscita a prevalere su una Juventus che al Franchi, più volte sul punto di farlo, alla fine non ha capitolato. La viola è in grado sicuramente di andare a giocarsi la partita contro gli uomini di Stramaccioni che, nell’ultimo turno casalingo, hanno subito davvero uno choc contro il Siena. In casa del Chievo Verona la risposta è stata quella giusta, ma se il rendimento esterno è a livelli altissimi, in casa è una collezione di flop e amarezze. Per questo bisogna invertire la tendenza e augurarsi che questa Inter giochi con orgoglio e determinazione anche tra le proprie mura, e chissà che un avversario tosto non possa stimolare i giocatori. Il fatto che la Fiorentina sia dotata dei requisiti per compiere un blitz, può paradossalmente mettere in guardia la squadra inducendola a moltiplicare l’attenzione affinché non si commettano leggerezze. Sicuramente sarà una sfida da seguire con molta attenzione questa di Milano, perché i nerazzurri intendono acquistare credibilità ed entusiasmo per portare la propria candidatura alla lotta scudetto, mentre gli uomini di Montella, con un risultato positivo, possono trovare lo slancio per una stagione da vertice.
Maurizio Longhi