“Una pistola pronta per te”. E’ una parte del messaggio intimidatorio, contenuto all’interno della lettera inviata al sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi. La missiva è firmata da un anonimo ed è giunta in Comune giovedì mattina, proprio mentre in Prefettura si stava svolgendo la riunione del Comitato provinciale per la sicurezza convocato dopo la scoperta di un ordigno inesploso in un cassonetto davanti al Centro sociale del comune. La lettera è piena di minacce, senza sigle, senza firme né rivendicazioni, ma con un chiaro marchio antimilitarista. Infatti fra le righe si puo’ leggere un riferimento alla nuova caserma dell’Esercito che il Comune sta costruendo a Prato Sardo e di cui la Giunta, nei giorni scorsi, ha disposto l’inizio dei lavori. Le intimidazioni sono rivolte personalmente al primo cittadino. L’anno scorso simili minacce erano state rivolte, sempre con lettere anonime, non solo a Bianchi ma anche al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ed al deputato nuorese del Pdl Bruno Murgia. La busta e la lettera sono state consegnate agli agenti della Digos di Nuoro che su questo fronte di indagine ha già una inchiesta in corso. L’arrivo della lettera segue di qualche giorno anche il danneggiamento della scuola elementare di via Trieste e il ritrovamento della bomba artigianale trovata nel cortile del centro sociale diurno gestito da una cooperativa per conto del comune.
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