ProgettoItaliaNews Piccoli dettagli, grandi notizie.
Articoli correlati
E’ stato scagionato dalle accuse di plagio, il presidente ungherese, Pal Schmitt. Il presidente, fu accusato di aver copiato la sua tesi di dottorato del 1992. A renderlo noto, è stata oggi la speciale commissione d’inchiesta dell’Università Semmelweis, in un rapporto nel quale, tuttavia, si evidenziano delle ‘lacune’ nella stesura della tesi. Stando alla commissione, il processo di acquisizione del dottorato è stato conforme, nonostante alcuni nei, alle regole allora in vigore all’Università di educazione fisica. Tra le ‘lacune’ si rileva che la tesi è basata, in realtà, “sulla traduzione parola per parola di un’opera in lingua straniera”. Il rapporto, firmato dal decano dell’Università di scienze sportive e da quattro esperti, enumera anche altre carenze: la mancanze di note, l’indicazioni di fonti e periodo troppo breve di elaborazione. Però tutto questo corrisponde alla prassi di allora”.
Il ‘plagio’ del presidente. Schmitt, un ex olimpionico di scherma, avrebbe conseguito il dottorato, nel 1992, copiando un’opera di un ricercatore bulgaro, Nicolai Gheorghiev, deceduto nel 2005. A rivelarlo, due mesi fa, è stato il giornale online hvg.hu, secondo il quale delle 215 pagine della tesi di Schmitt, circa 180 sono la traduzione parola per parola del lavoro redatto in francese di Gheorghiev. Si è inoltre scoperto che altre 17 pagine sono state copiate da uno studio del ricercatore tedesco Klaus Heinemann. Il presidente ha respinto le accuse, ma con argomenti poco convincenti. Una parte dell’opinione pubblica ha invitato, e continua a invitare Schmitt a dimettersi, ma il risultato dell’inchiesta sembra allontanare quest’eventualità. Schmitt, designato alla carica di capo dello stato dal premier Viktor Orban, firma senza discussione ogni legge, presentata dalla maggioranza. Le sue dimissioni, secondo analisti, metterebbero in dubbio tutto il lavoro legislativo della maggioranza conservatrice attuale.
