L’allattamento potrebbe prevenire ogni anno le morti di 823.000 bambini sotto i 5 anni e 20.000 madri per cancro al seno. Lo dice L’Unicef nella settimana mondiale dell’allattamento. “Nel 2018, oltre 31.500 bambini, il 7% dei nati in Italia, sono nati negli Ospedali riconosciuti dall’UNICEF e dall’OMS ‘Amici dei bambini'”, ha detto il Presidente UNICEF Italia Francesco Samengo.
Dall’1 al 7 agosto si celebra la Settimana Mondiale dell’Allattamento per ricordare che oggi poco più del 40% dei bambini sotto i 6 mesi nel mondo è esclusivamente allattato. In confronto questo tasso è di oltre la metà (50,8%) nei paesi meno sviluppati. I tassi più alti sono stati riscontrati in Ruanda (86,9%), Burundi (82,3%), Sri Lanka (82%), Isole Salomone (76,2%) e Vanuatu (72,6%). Le ricerche mostrano anche che per i bambini con meno di un anno di età che vivono nelle zone rurali i livelli di allattamento sono più elevati rispetto ai bambini delle città. Nei Paesi a reddito medio-alto, i tassi di allattamento sono stati i più bassi (23,9%), in diminuzione rispetto al 28,7% del 2012.
Aumentare i tassi di allattamento nel mondo potrebbe prevenire ogni anno le morti di 823.000 bambini sotto i 5 anni e di 20.000 madri per cancro al seno. L’allattamento dà ai bambini il miglior inizio di vita possibile perché promuove lo sviluppo cognitivo e rappresenta il primo vaccino di un bambino, in quanto lo protegge da malattie e morte. “L’UNICEF in Italia promuove il programma ‘Insieme per l’Allattamento’ per diffondere la cultura dell’allattamento e garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. Nel 2018, oltre 31.500 bambini, il 7% dei nati in Italia su un totale di 449.000, sono nati negli Ospedali riconosciuti dall’UNICEF e dall’OMS ‘Amici dei bambini’. Questi neonati e le loro madri hanno quindi beneficiato dei migliori standard di assistenza in materia di parto e allattamento. Ad oggi, fanno parte della Rete UNICEF in Italia 28 Ospedali e 7 Comunità riconosciuti dall’UNICEF come Amici dei bambini, 3 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell’Allattamento e oltre 750 Baby Pit Stop – spazi dedicati a tutte le famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini”, ha dichiarato il Presidente dell’UNICEF Italia.
Nel 2018, meno della metà dei bambini in tutto il mondo – il 43% – è stata allattata entro la prima ora di vita. Il contatto immediato pelle a pelle e un inizio precoce dell’allattamento mantiene il bambino al caldo, costruisce il suo sistema immunitario, favorisce il legame, stimola la produzione di latte materno e aumenta le possibilità di continuare ad allattare esclusivamente. Il latte materno è molto più di un semplice alimento per i bambini: è anche una potente medicina per prevenire le malattie, fatta su misura delle esigenze di ogni bambino. Il “primo latte” – o colostro – è ricco di anticorpi per proteggere i bambini dalle malattie e dalla morte. Allattare riduce il rischio di malattie per il bambino e la madre e riduce i costi dell’assistenza medica, creando famiglie più sane. Quando una madre allatta, ognuno ne beneficia.
Le donne che lavorano non ricevono abbastanza supporto per continuare ad allattare: nel mondo, solo il 40% delle donne con un neonato gode delle agevolazioni per la maternità più elementari sul posto di lavoro. Questa disparità si allarga tra i paesi dell’Africa, dove solo il 15% delle donne con neonati ha qualche beneficio per continuare ad allattare. L’UNICEF ricorda che per supportare l’allattamento sono necessari: tempo, risorse e politiche di protezione. Politiche a misura di famiglia – congedo di maternità retribuito, accesso a cure di qualità per l’infanzia, pause per l’allattamento e spazi dedicati all’allattamento – forniscono a madri e bambini il tempo di affrontare il parto, di creare un legame con i propri figli e allattare nelle prime settimane e mesi di vita, fondamentali per un bambino.