Unicredit, Padoan si dimette dalla Camera

Nei prossimi mesi Pier Carlo Padoan sarà una figura chiave per Unicredit. L’ex ministro è stato appena cooptato nel consiglio di amministrazione della banca, di cui sarà nominato presidente in primavera.

Il futuro presidente di Unicredit, Carlo Padoan, ha formalizzato ieri,  3 novembre,  le proprie dimissioni da deputato in vista del Cda dell’istituto di credito in programma per oggi che dovrà approvare i conti del terzo trimestre dell’Istituto di Piazza Gae Aulenti.

Padoan ha deciso di anticipare i tempi della lettera di dimissioni per evitare eventuali contestazioni di qualsiasi natura nel corso del CdA di UniCredit. L’ex parlamentare del Pd ha infatti inviato la comunicazione di dimissioni al presidente della Camera Roberto Fico nella quale annuncia anche di rinunciare alla remunerazione da parlamentare a far data dal 13 ottobre scorso, quando è stato designato dal Cda come futuro presidente di Unicredit.

Sebbene l’incarico di ministro dell’Economia sia cessato da oltre due anni Padoan è pur sempre membro della Quinta Commissione della Camera (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e quindi è presumibilmente in possesso di informazioni riservate. La proposta di legge ora in discussione alla Camera non regolamenta il passaggio di carica dei membri delle Camere.

La designazione dell’ex ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan a presidente di Unicredit fa discutere. Non solo per il ruolo che ha avuto, da membro nel governo, nel salvataggio pubblico della Mps che ora lo Stato punterebbe a cedere proprio alla banca guidata da Jean Pierre Mustier. Ma anche per la carica che ricopre oggi. ‘Se l’Italia avesse una seria legge sul conflitto di interessi, in linea con gli standard internazionali, non potrebbe passare da un giorno all’altro dagli scranni parlamentari a quelli di Presidente del Cda di Unicredit’, sostiene Federico Anghelé, direttore dell’organizzazione non profit The Good Lobby.

A questo punto si pronuncerà  la Commissione incompatibilità presieduta da Felice Maurizio d’Ettore di Forza Italia e si può   profilae la dichiarazione di incompatibilità con il seggio parlamentare per Pier Carlo Padoan, a seguito della sua cooptazione nel board UniCredit. Sembra che – secondo l’agenzia Radiocor – il giudizio della Commissione sia orientato verso la incompatibilità, verdetto che verrebbe poi comunicato alla Giunta per le elezioni di Montecitorio a seguito di un’istruttoria basata anche su casi analoghi. La Giunta, presieduta da Roberto Giachetti, Italia Viva, a sua volta, dovrebbe poi notificare all’ex ministro dell’Economia del Governo Renzi e Gentiloni la sua imminente cessazione dal mandato parlamentare e, a questo punto,  sarebbe comunque l’Aula a dover ratificare tale decisione, e senza la necessità di un voto dell’Assemblea, data la particolare condizione di incompatibilità già prevista dal regolamento parlamentare. Nel caso ipotetico in cui la Commissione non dovesse trovare incompatibilità tra le due cariche allora dovrebbe pronunciarsi l’aula.

A impedire la permanenza in Parlamento, sarebbe la nuova condizione di amministratore di una società che esercita attività finanziaria e non la designazione a futuro presidente dell’Istituto nell’aprile del 2021.

La Giunta formalizzerà ogni decisione al riguardo nel primo pomeriggio di oggi,  4 novembre. In caso di uscita dalla Camera verranno indette elezioni suppletive (Padoan è stato eletto in un collegio uninominale a Siena).

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