‘Una sospensione dell’analisi del provvedimento con rinvio, anche a tempo in Commissione Giustizia, per approfondire tutti gli aspetti controversi del testo nel merito ed in modo approfondito, con l’auspicio di poter arrivare ad una mediazione, è quanto propone il senatore di Area popolare Ncd-Udc, Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Ambiente, nel corso del suo intervento sul disegno di legge sulle unioni civili. Nel caso in cui la nostra richiesta venisse respinta, ci appelliamo al presidente Grasso, in qualità di arbitro e garante di tutti i componenti di quest’Aula, affinché i tempi di analisi del provvedimento siano congrui, non si verifichino strozzature e forzature, in omaggio ad un dilagante conformismo ipocrita e minoritario nel Paese che vuole far apparire come emergenziale tematiche che necessitano di assoluta ponderazione. Sotto accusa, come spiega il senatore di Ap, l’arrivo in Aula sostanzialmente di un provvedimento mai discusso nella Commissione di merito in violazione dell’articolo 72 della Costituzione e del regolamento del Senato. Ed inoltre non è stato sentito il parere della Commissione bicamerale per l’infanzia, istituzionalmente abilitata a fornire un suo contributo alla materia; si è omesso altresì di sentire in audizione altri soggetti istituzionalmente rilevanti, come i rappresentanti della Commissione adozioni internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e soggetti privati da tempo impegnati sul terreno delle azioni. Riguardo il merito del ddl il senatore Marinello contesta che le unioni civili sono disciplinate in termini largamente sovrapposti all’istituto matrimoniale e viene estesa una modalità di adozione, denominata stepchild adoption, del figlio biologico del componente dell’unione civile. Tema strettamente legato al tema dell’omogenitorialità. Ipotesi di famiglia omogenitoriale che è una negazione anatomica, biologica, culturale, antropologica, ma soprattutto simbolica. Tutto ciò non è senza conseguenze psichiche per il figlio o la figlia. Non esiste il Diritto ad aver un bambino bensì il Diritto di tutti i bambini ad avere un padre con una madre. Con la conseguenza che l’omogenitorialità si lega inoltra alle pratiche della maternità surrogata e dell’utero in affitto. E non prevedere nel disegno di legge norme specifiche sul tema, vorrebbe dire alimentare surrettiziamente queste pratiche e favorirle soprattutto nei Paesi esteri dove la mercificazione della donna e della maternità è ormai pratica comune. Neoprostituzione. Neoschiavitù. Neo sfruttamento del ricco sul povero, con il concetto aberrante che ne deriverebbe e non più procreazione ma produzione della vita. E perchè no, anche la scelta delle caratteristiche del nato fino all’eugenetica. Credo che ci si incammini verso comportamenti criminali tali da configurare dei veri e propri crimini universali.
Riprova
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