Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi, Roma, 11 febbraio 2016. ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI-TIBERIO BARCHIELLI +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

‘Unioni Civili’ e Renzi: ‘E’ finito il tempo dei veti’

Mentre il ddl Cirinnà è approdato in commissione Giustizia alla Camera, Matteo Renzi torna ad attaccare: ‘Agli opposti estremismi voglio dire che è finito il tempo in cui in Italia qualcuno aveva un diritto di veto, di blocco. Siamo andati avanti sulle riforme anche quando i più ci dicevano di fermarci. A colpi di fiducia? Sì,  anche a colpi di fiducia quando era necessario. Non ci siamo fermati nemmeno alla sacrosanta esigenza di riconoscere diritti alle coppie omosessuali perché sarebbe stato incivile il contrario. Come promesso abbiamo dato una forte accelerazione e la legge è finalmente passata in prima lettura al Senato, anche a costo di un voto di fiducia e di polemiche durissime. Siamo abituati alle critiche, ma confesso di essere rimasto molto colpito quando ho visto in un Tg una ragazza omosessuale dire che dopo questa legge sarà peggio di prima. Mi domando fino a che punto possa arrivare il rifiuto della realtà. La legge sulle unioni civili potrà non essere perfetta, ma nessuna legge lo è. Potrà avere dei limiti, questo è ovvio. Il ddl approvato al Senato segna oggettivamente un grande passo in avanti per i diritti dei cittadini omosessuali e quindi per i diritti degli italiani. Chi dice meglio niente che questa legge vive blindato nella propria ideologia; se invece lo fa per ragioni di calcolo politico, auguri’. Sui diritti civili interviene anche il vice segretario del Pd Debora Serracchiani: ‘Indubbiamente anche dal punto di vista culturale, c’è stato un passaggio in avanti straordinario, ma è solo il primo passo, non è un punto di arrivo, il percorso è ancora lungo, e la prossima settimana si parte con il ddl adozioni, adozioni per tutti sia chiaro. Noi non possiamo pensare solo all’economia, alla crescita ma abbiamo il dovere morale di pensare anche alla crescita morale di questo Paese, attraverso l’allargamento dei diritti sociali, la politica deve dare le risposte non può cambiare con il photoshop la fotografia’. Intanto fa discutere la vicenda legata alla nascita del figlio di Nichi Vendola e del suo compagno, Tobia Antonio, che è nato negli Stati Uniti con la tecnica della maternità in surrogato, da parte di una donna californiana.  Ad andare all’attacco per la scelta di far nascere il bambino con la tecnica della maternità surrogata era stato il leader della Lega Matteo Salvini:  ‘Vendola e compagno sono diventati papà, affittando l’utero di una donna californiana. Questo per me non è futuro, questo è disgustoso egoismo’.  Laura Boldrini esprime felicità per la nascita di Tobia Antonio ma esprime molte riserve personalmente sulla maternità surrogata come modalità di diventare genitori. Specialmente, rileva, quando sono giovani donne di Paesi poveri a prestarsi per conto terzi. E’ una pratica che si presta allo sfruttamento del corpo della donna. L’utero in affitto è una pratica che ha fondamento biblico visto che anche Abramo e Sara si servirono di Agar, schiava egizia, per concepire un figlio.         12794513_980829118653824_6032928852780352040_n      Il problema è che non mi sembra giusto e condivisibile permettere a due omosessuali di godere del beneficio ‘improprio’ della paternità. Per eccelsa follia sarà anche possibile farlo obbedendo alle leggi,  ed ai diritti confezionati ad uso e consumo delle lobby gay, ma resterà sempre un abominio che non obbedirà mai alla legge divina che riconosce esclusivamente uomo e donna. E solo uomo e donna, uniti, possono diventare genitori. Punto!

Roberto Cristiano

 

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