Il Pd tira dritto sulle Unioni civili e dopo l’aut aut del ministro e leader di Ncd, Angelino Alfano, che ha chiesto di cambiare il ddl Cirinnà e di togliere la ‘stepchild adoption’ fa sapere che non ci sarà nessuno stralcio sul provvedimento. Lo fa per voce del capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato che ha incontrato a Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi e il ministro delle riforme, Maria Elena Boschi, e il capogruppo al Senato Luigi Zanda per il consueto punto del lunedì. Sulle unioni civili, ha detto Rosato, si va avanti perché il Pd non è per lo stralcio e si lavora ad una maggioranza parlamentare per approvare il testo. Zanda si riferiva alle dichiarazioni di Alfano: ‘Sono contrario al metodo della minaccia, sia per stile, sia per tattica, e dico al Pd di fare una scelta di buon senso. Togliete le adozioni e i simil matrimoni e prendetevi le unioni civili’. Secondo Alfano, dopo la scelta di Grillo, Renzi non ha più il paracadute dei voti di Grillo e quindi c’è il rischio o la possibilità o la fortuna, direbbero alcuni che questa legge salti: ‘Se il testo del ddl Cirinnà non cambia e continuerà a contenere la ‘stepchild adoption’, e i simil matrimoni per le coppie gay, noi voteremo no e sto semplicemente dicendo al Pd che sarebbe un grandissimo errore. Io dico al Pd di evitare le adozioni e l’equivalenza con i matrimoni visto che gli italiani sono contrari. Questa è una legge a lungo agognata dalla sinistra, ma sarebbe un po’ troppo chiedere a questo parlamento nato senza un chiaro vincitore di approvarla. Il Pd si fermi varcando la soglia del successo, ma non pretenda di stravincere a dispetto degli alleati e di tre quarti del paese. Penso e spero che Renzi faccia una valutazione politica rispetto al paese. Il voto m5s è incerto e quello degli alleati arriva solo se togliamo adozioni e simil matrimonio. Dunque non sarebbe prendersi un uovo rispetto alla gallina di domani perché sarebbe già un risultato storico’. Ben prima di arrivare alla ‘stepchild adoption’ le possibilità di condivisione delle unioni civili si giocano sui primi tre articoli ove esse sono disegnate sull’istituto del matrimonio. Unico cognome, ‘quota di legittima’ propria dei parenti, indirizzo familiare comune, persino obbligo di fedeltà, da tempo sparito dalla famiglia naturale, clausola generale di equivalenza tra coniugi e partners sono inequivoci indizi della sovrapposizione. E questa porta con sé le adozioni generalizzate in qualunque tribunale. Il voto finale, la rottura o l’intesa si giocano lì. Dai primi voti, affermano i senatori di Area popolare Maurizio Sacconi e Nico D’Ascola, riferendosi al ddl sulle unioni civili. Tutto dopo il cambio di rotta per i cinque stelle sulle uniono civili. Grillo ha annunciato dal suo blog libertà di coscienza tanto sul nodo della stepchild adoption quanto sul voto finale della legge, nonostante il favore espresso qualche mese fa dalla consultazione rete sul ddl Cirinnà. Il leader si giustifica spiegando che la decisione è stata presa in seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5s. Miglioramenti in aula sono possibili, però niente stravolgimenti o stralci, è il punto fermo della linea Pd al Senato. Sulla ‘stepchild adoption’, Zanda dice: ‘Penso che passerà e dico anche, insieme a tutti i senatori del Pd, che qualunque sarà l’esito dei voti segreti noi voteremo la legge nel testo finale’. Zanda non teme che un eventuale strappo sul ddl Cirinnà possa avere ripercussioni sul governo e sulla tenuta della maggioranza. Con Ncd, puntualizza il capogruppo dem, abbiamo alleanza di legislatura sino al 2018. Sono al governo con noi, hanno ministri, vice, sottosegretari, presidenti di commissione. Votiamo insieme la fiducia al governo, votiamo le leggi. Francamente non mi sembra drammatico avere opinioni diverse su un singolo articolo di una legge, seppur importante. Il cammino della legge al Senato dovrà superare almeno una decina di voti segreti.
Cocis