Stato governato da banchieri: Popolo è merce di scambio

Il banchiere ha una sua precisa visione della vita e dei rapporti sociali. Non è un delitto. Il profitto è l’unico obbiettivo del suo operare. Uno Stato, però, non è una banca né deve diventarlo. I Capi di Stato che dal 1694, anno di fondazione della Banca d’Inghilterra, pensano di poter ammaestrare i banchieri a proprio vantaggio sono come dei polli che ritengono la faina proprio custode ideale.

La Storia degli ultimi secoli dovrebbe insegnare che i vari Rothschild, Goldman Sachs ecc. fanno ovviamente solo i propri interessi. E’ più semplice far diventare vegetariano un leone che togliere l’arroganza del potere assoluto dovuto alla ricchezza più smisurata. Dovrebbe essere messo un limite all’arricchimento. Oltre un certo limite diventa un pericolo mortale per l’Umanità. La gestione degli Stati passa attraverso la classe politica. I politici sono uomini che per loro missione sono dediti al compromesso. Il compromesso con la propria coscienza è il più facile. Prima si incassa, voti, favori, denari, poi la giustificazione innanzi allo specchio è facile. Nei casi più disgustosi esiste la confessione ed il perdono dei peccati. Santa Madre Chiesa! Quale speranza per un popolo governato direttamente od indirettamente dai banchieri? Fino a mesi fa siamo stati, noi italiani, governati da politici servi delle banche, la distinzione destra o sinistra è solo polvere negli occhi, oggi ufficialmente siamo merce in mano ai banchieri che non hanno più nemmeno il pudore  di rimanere a fare i burattinai.  Via i burattini, ora si fa sul serio! Tasse, tasse, tasse. Ancora tasse, tasse, tasse. Franceschiello, abbiamo nostalgia del tuo buon governo. Chi non le paga? Lesa Maestà. Vae victis!  Uccidere una suora, peccato veniale. Uccidere la moglie, poveraccio! Uccidere i figli? Raptus. Non pagare il tributo al DIO Mammona? A Morte l’eversore!

Schiavi. Sì. Ma a condizione che lo schiavo si paghi da solo il carnefice. Il Signoraggio bancario? Basta comprare giornalisti, professori, università, opinione pubblica. Tanto i soldi li fornisce il popolo bue. Chi oserà mettere in dubbio la loro parola? Il cittadino comune? Il latinorum di manzoniana memoria ha sempre intimidito chi è abituato da secoli ad inchinarsi incondizionatamente innanzi all’autorità costituita.

Pane et circensis. Tranquilli, adorati concittadini, fra poco il grande fratello vi porterà nel mondo incantato della fantasia. Lì potrete rifugiarvi nell’attesa vi togliate da questo mondo, non prima, ovviamente, di aver lavorato, sudato, bestemmiato, per arricchire i soliti noti. Non basta il grande fratello? Nessun problema. Ecco il calcio. Non basta ancora? Ragazzacci incontentabili: ecco le elezioni. Il teatro della politica è il pane  dei poveri. La lotteria ove ciascuno può ambire a diventare qualcuno. Risolvere i problemi della vita. Contropartita ai banchieri? Una sciocchezza,politici  giratevi dall’altra parte quando passano certi argomenti, deviate l’attenzione dell’opinione pubblica su falsi scopi. Facile vero? Fin’ora semplicissimo.

A fine mese Masticht sarà rinnovato? La Germania stampa da tempo i suoi marcheuro? L’Italia avrà, quindi, una svalutazione del 40%? Poco male per i banchieri: lo sanno prima e possono speculare ancora. Come difendersi? Perché difendersi? Perché fare la fatica di informarsi? Più comodo una divano,una birra, televisore ed un rutto di fantozziana memoria. Forza la squadra del cuore deve vincere. Siamo sportivi! Chi pratica lo sport cos’è? Un pantofolaio?

Argo Fedrigo

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