Determinato, forte, sicuro di sé. Paul Ryan ha tenuto testa all’avversario rivelandosi vincitore nel dibattito di ieri contro Joe Biden. Nel faccia a faccia tv, che non ha risparmiato accuse e toni accesi, tra gli aspiranti alla vicepresidenza, il democratico ha più volte attaccato il suo avversario, rimproverandogli la gaffe del “47% di parassiti” fatta da Romney, e facendo smorfie e risatine mentre parlava Ryan.
Per la Cnn che ha “testato” gli ascoltatori, Ryan risulta vincitore con il 48% dei consensi contro il 44% di Biden. Anche se si tratta di un vantaggio esiguo per poter capire veramente l’impatto sulle’elettorato: al dibattito Obama- Romney, il sondaggio Cnn dava la vittoria allo sfidante 67 contro 25%.
Per qualcuno i risultati cambierebbero anche tra gli spettatori radio e quello tv. Per commentatore conservatore del Washington post, Charles Krauthammer, Biden risulta infatti vincitore per chi lo ha ascoltato alla radio, ma la sua mimica facciale lo rende perdente per chi lo ha visto in televsione.
Nel corso del dibattito televisivo, Biden ha cercato di colpire l’elettorato di sinistra parlando di Obama come protettore della classe media e ricordando che l’attuale presidente ha ereditato un paese in preda ad una crisi economica dovuta alle politiche del repubblicano George Bush. Ryan, si è rivelato invece centrista, ed ha accusato l’avversario “cercare di spaventare la gente”. Argomentodello scontro verbale, che si e’ svolto all’universita’ di Danville, in Kentucky,è stata per la maggior parte la politica estera con Ryan che ha preso spunto dalla morte dell’ambasciatore americano a Bengasi per accusare Obama “di aver reso il mondo più caotico e noi meno sicuri”.
“Con tutto il rispetto, si tratta di un mucchio di fandonie”, ha replicato Biden affermando che è stata la maggioranza repubblicana al Congresso a tagliare i fondi per pagare la sicurezza delle ambasciate. E ha difeso Obama ricordando che “ha ripristinato le nostre alleanze facendo sì che il mondo ci segua di nuovo” e saputo convincere Russia e Cina a varare “devastanti sanzioni” contro l’Iran per contrastare il suo programma nucleare.