America al voto per il futuro presidente: alle 12 italiane (le 6 locali) si sono aperti i seggi lungo la costa orientale, da New York a Washington, da Boston a Filadelfia, fino a Miami. L’America è chiamata a scegliere dopo la campagna elettorale più divisiva e velenosa che si ricordi negli ultimi decenni. ‘Farò il mio meglio se avrò la fortuna di vincere. Così tanta gente dimostra come oggi il voto sia importante per il futuro del Paese’, dice Hillary Clinton giunta insieme al marito Bill davanti a un seggio di Chappaqua, la località a nord di New York, dove ha la residenza, per votare. Ad accogliere l’ex coppia presidenziale fuori dal seggio una folla di sostenitori della candidata democratica. Quest’ultima è apparsa serena ma stanca dopo una lunghissima e durissima campagna elettorale. Trump e Melania hanno votato a New York, in un seggio nell’Upper East Side. Trump, con indosso una cravatta blu, ha salutato i suoi sostenitori. Accanto Melania, vestita di bianco con grandi occhiali e cappotto color cammello. Trump si sofferma con un bambino, che ha allestito un banchetto all’interno del seggio per vendere dei biscotti. Trump ne acquista uno e lo paga al bimbo. Mai come questa volta gli americani sono chiamati a scegliere tra due visioni diametralmente opposte. E l’esito resta incerto. Mentre i mercati e il resto del mondo guardano con ansia all’esito di un’elezione il cui impatto non può essere che globale. Se alla candidata democratica basta prevalere in due Stati come Florida e Pennsylvania per trionfare, al tycoon serve un difficilissimo filotto di vittorie negli swing state. Ipotesi che potrebbe trasformare l’Election Night in un vero e proprio sprint al fotofinish. Così le ultime ore di campagna elettorale sono per i due sfidanti un vero e proprio tour de force, a caccia degli ultimi indecisi. ‘Chiedere a Donald Trump di essere presidente, e’ come dire a me di guidare”, afferma Stevie Wonder, il popolare artista cieco, che scherza sulle sue preferenze elettorali: ‘Hillary ha esperienza, le e’ stato insegnato che bisogna rispettare tutti. E’ la persona che voglio governi, che voglio sia leader di questo paese’.
Riprova
Conferenza sulla solidarietà europea ad Arad, Romania
Per due giorni, il 4 e 5 settembre, la città di Arad, sita nell’ovest della …