Centinaia di persone sono scese in piazza a Minneapolis per manifestare contro la morte di George Floyd, un afroamericano bloccato dalla polizia e morto poco dopo in ospedale. La tensione con la polizia sta salendo, con gli agenti che, incalzati dall’avanzata dei manifestanti, sono ricorsi al lancio di gas lacrimogeni.
La famiglia di George Floyd, intanto, chiede che i quattro agenti coinvolti nella vicenda siano incriminati per omicidio. “Lo hanno trattato peggio di un animale”, ha detto uno dei fratelli in una intervista alla Cnn. “Devono pagare per quello che hanno fatto”, ha aggiunto una cugina. Sul caso stanno indagando le autorità statali e federali ma non e’ ancora stato formulato un capo d’accusa.
“Lasciatemi, non riesco a respirare”: sono le ultime, drammatiche parole di Floyd. L’uomo è stato bloccato da un agente di polizia che gli ha tenuto premuto il collo con un ginocchio per almeno sette minuti. L’intera sequenza è stata filmata da una passante in un video shock che ha scosso gli Stati Uniti e tutto il mondo.
Secondo le prime ricostruzioni, una pattuglia di agenti era stata allertata per la presenza di un uomo in un’auto che sembrava sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Giunti sul posto, i poliziotti hanno intimato all’uomo di scendere dalla vettura, ma questo ha cominciato ad opporre resistenza. Gli agenti lo hanno così bloccato a terra e, mentre cercavano di ammanettarlo, uno di loro gli ha tenuto premuto il collo con un ginocchio. “Per favore non riesco a respirare”, si sente nel video. L’uomo implora più volte gli agenti ma invano, anche se visibilmente in sofferenza. Quando arriva l’ambulanza, è troppo tardi: morirà poco dopo.
Gli agenti, che indossavano body-cam, sono stati prima sospesi e poi licenziati. Lo ha reso noto il sindaco di Minneapolis, Jacob Frey. “Questa e’ la decisione piu’ giusta”, ha detto. “Quello che ho visto è terribile. Quell’uomo non avrebbe dovuto morire. Essere un nero in America non dovrebbe essere una sentenza di morte”, ha aggiunto il sindaco
“Questo e’ il motivo per il quale protestiamo”: anche Lebron James, l’asso della Nba, si unisce all’indignazione che scuote l’America per la morte dell’uomo a Minneapolis. Il campione dei Lakers posta sul suo profilo Instagram la foto di Floyd trattenuto dal ginocchio di un agente di polizia, e accanto la foto di Colin Kaepernick, il giocatore di San Francisco che nel 2016 rimase in ginocchio all’inno americano intonato prima di una partita di football americano, per protestare contro le violenze ai danni degli afroamericani. “Svegliati, hai capito ora o non e’ ancora chiaro?”, il commento alle due foto.
“E’ la cosa più disgustosa e straziante che abbia visto da molto tempo a questa parte. Fuck the Police! Sì lo dico, non sono interessata a essere politicamente corretta. Sono interessata alla giustizia”. Lo afferma la pop star Madonna postando su Instagram il video di George Floyd. Ma sono molte le star che criticano l’accaduto. Naomi Campbell twitta: “Non ho parole. Sono stanca di tutto questo e sono stanca di persone che muoiono senza motivo. Pensavo che in questo momento avremmo potuto essere tutti più vicini, invece sembra che il coronavirus abbia fatto emergere il razzismo in modo forte”.