Stati Uniti, l’Antitrust porta a processo Jeff Bezos, Tim Cook, Mark Zuckerberg e Sundar Pichai, rispettivamente numero uno di Amazon, Amministratore delegato di Apple, di Facebook e Amministratore delegato di Google.
I quattro sono stati convocati alla Camera dei rappresentanti Usa e sono accusati della posizione dominante assunta dalle rispettive società nei campi di competenza.
L’Antitrust statunitense vuole fare luce sull’atteggiamento dei colossi per capire se in qualche modo abbiano soffocato e annullato la concorrenza nei settori di riferimento. Si tratta di un fenomeno quasi esclusivamente mediatico. Questo perché, come noto, la Camera dei rappresentanti non ha alcun tipo di potere esecutivo. Ma ovviamente si tratta di un processo destinato ad innescare un effetto domino. Secondo la Commissione Antitrust, come riportato dal CorSera, i big tech avrebbero abusato dei poteri a disposizione e avrebbero assunto nel corso degli anni il controllo dei dati e delle merci. A questo si aggiungono le presunte violazioni della privacy dei rispettivi utenti.
Di fatto i leader dei colossi, nel corso della loro difesa, hanno elogiato l’America, terra in grado di valorizzare il merito. Inoltre sono stati portati alla luce i valori anche sociali delle realtà accusate dall’Antitrust.
Il rapporto tra il Presidente Trump e i social Network Il processo arriva in un momento in cui il rapporto tra Facebook (e Twitter) e il presidente statunitense Donald Trump è ormai apertamente conflittuale, con post censurati, rettifiche e attacchi.